LO SMALTIMENTO DEI
PANNELLI FOTOVOLTAICI

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Il fotovoltaico permette di sfruttare l’energia solare per produrre energia elettrica in modo sostenibile, tuttavia un aspetto poco considerato è lo smaltimento dei pannelli solari. I moduli, infatti, non possono essere gettati insieme agli altri rifiuti, ma è necessario che vengano trattati presso appositi impianti di smaltimento dei pannelli fotovoltaici.

Una corretta gestione dei moduli permette di ridurre l’impronta ecologica degli impianti fotovoltaici, diminuendo lo sfruttamento delle risorse naturali e promuovendo soluzioni circolari di riciclo, recupero e riutilizzo dei materiali provenienti dallo smaltimento del silicio del fotovoltaico e degli altri componenti dei pannelli.

Per questo motivo, prima di installare un impianto è importante informarsi bene sullo smaltimento del fotovoltaico, per essere consapevoli dei costi, delle modalità e delle responsabilità previste per il trattamento dei moduli quando arrivano a fine vita. Ecco tutto quello che bisogna sapere sullo smaltimento dei pannelli solari fotovoltaici a norma di legge ed ecologicamente sostenibile.

Smontaggio di un pannello fotovoltaico

I pannelli solari fotovoltaici non più funzionanti o danneggiati possono essere riciclati.

Come si smaltiscono i pannelli fotovoltaici

Tra i problemi dello smaltimento dei pannelli fotovoltaici c’è l’impatto ambientale legato ai moduli rotti o che hanno perso la loro efficienza. La complessità di tali elementi ha richiesto parecchio tempo per mettere a punto metodi di riciclo avanzati, tuttavia oggi è possibile recuperare fino al 98% dei materiali che compongono un modulo solare fotovoltaico, quindi il pannello può essere riciclato quasi interamente.

In questo modo è possibile ridurre l’inquinamento dello smaltimento dei pannelli fotovoltaici, con vantaggi importanti di natura economica e ambientale. Ciò rende indispensabile sapere come smaltire i pannelli fotovoltaici esauriti o danneggiati, per essere certi che vengano avviati in strutture capaci di riciclarne la maggior parte dei materiali.

Innanzitutto, dunque, bisogna conoscere i luoghi dove smaltire i pannelli fotovoltaici, assicurandosi che si tratti di impianti autorizzati al trattamento dei moduli come i Centri di Raccolta RAEE, oppure affidandosi ad aziende specializzate che sappiano come si smaltiscono i pannelli solari a norma di legge. In questo caso è opportuno farsi rilasciare la documentazione che attesti la consegna del materiale alla ditta e la garanzia di conferimento presso strutture idonee.

Ad ogni modo, per chi fosse interessato non solo a come smaltire i pannelli solari, ma anche al processo di smaltimento dei pannelli fotovoltaici, ecco come vengono trattati i moduli in silicio negli impianti:

  • Scomposizione delle parti fisiche: prima di tutto vengono rimossi il telaio, la scatola di giunzione e i cavi, in questo modo è possibile accedere al materiale interno;
  • Selezione dei materiali: una volta estratti alcuni elementi del pannello la struttura del modulo viene sminuzzata, quindi vengono separati alcuni materiali tramite tecnologie a laser e sistemi a vibrazione;
  • Raffinamento: i silicon flakes (una combinazione di silicio, lastre di acetato vinil-etilenico EVA, semiconduttori e metalli) vengono prelevati e raffinati in maniera tale da poter essere riutilizzati, per dare vita a nuovi oggetti o, come più spesso accade, per creare altri pannelli solari.

Le aziende che sanno come smaltire un pannello fotovoltaico e sono dotate di tecnologie all’avanguardia per il trattamento dei moduli solari possono recuperare quasi l’intero peso del pannello. In particolare, da un modulo di 21 Kg gli impianti più avanzati sono in grado di ottenere:

  • 15 Kg di vetro (è il materiale principale che rappresenta circa il 70% del peso del pannello);
  • 2,8 Kg di materiali plastici;
  • 2 Kg di alluminio;
  • 1 Kg di silicio;
  • 0,14 Kg di rame.

Costo dello smaltimento del pannello fotovoltaico

Un addetto smonta un pannello fotovoltaico

Il costo dello smaltimento del pannello fotovoltaico dipende dalla sua potenza.

La normativa sullo smaltimento dei pannelli fotovoltaici D. Lgs 49/2014 (attuazione della Direttiva 2012/19/UE), prevede che i moduli fotovoltaici rotti o non più funzionanti siano classificati come rifiuti RAEE, ossia quella categoria alla quale appartengono i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche.

Per sapere quanto costa smaltire i pannelli solari fotovoltaici bisogna tenere conto della potenza dei moduli, infatti esiste una differenziazione nel costo di smaltimento dei pannelli fotovoltaici a seconda se la potenza dell'impianto fotovoltaico è superiore o inferiore a 10 kWp.

Nel dettaglio, è possibile distinguere tre casistiche principali:

  • Pannelli provenienti da impianti fotovoltaici domestici con potenza inferiore a 10 kWp: secondo le norme di legge questi moduli sono considerati impianti domestici, ovvero rifiuti RAEE fotovoltaici domestici. In questo caso è necessario conferire i pannelli al Centro di Raccolta dei RAEE più vicino, dove il costo di smaltimento dei pannelli solari fotovoltaici è gratuito per il proprietario dell’impianto fotovoltaico residenziale;
  • Pannelli provenienti da impianti fotovoltaici professionali con potenza superiore a 10 kWp: in questo caso i moduli sono classificati come rifiuti RAEE fotovoltaici professionali, a prescindere se il proprietario dell’impianto fotovoltaico sia un’azienda, un professionista o un privato. Per determinare quanto costa lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici bisogna considerare la data di immissione sul mercato. Per i moduli commercializzati prima del 12 aprile 2014 la spesa ricade sul proprietario, a meno che non decida di sostituire i pannelli con altri nuovi equivalenti e usufruire del ritiro gratuito da parte del fornitore. Per i moduli acquistati dopo il 12 aprile 2014 il costo dello smaltimento ricade sul produttore, con tariffe che variano in base al tipo di pannelli e all’impianto di trattamento;
  • Pannelli provenienti da impianti fotovoltaici professionali incentivati dal GSE: per gli impianti fotovoltaici che hanno usufruito degli incentivi del Conto Energia del Gestore dei Servizi Energetici, il GSE trattiene una cauzione fino al momento dello smaltimento dei moduli, quando rimborsa questo valore una volta dimostrato di aver smaltito correttamente i pannelli a fine vita, anche per la sostituzione di un solo modulo. L’importo è pari a 12 euro a pannello per gli impianti domestici e 10 euro a modulo per quelli professionali. Questa modalità si applica agli impianti che hanno beneficiato del Conto Energia I, II, III, IV (impianti fotovoltaici e sistemi fotovoltaici architettonicamente integrati BiPV installati fino al giugno 2012 e gli impianti a concentrazione) e V (impianti fotovoltaici installati fino al 30 giugno 2012, sistemi BiPV e impianti a concentrazione). Per gli altri impianti fotovoltaici non è applicata alcuna trattenuta, in quanto il costo di smaltimento è gestito attraverso un’apposita convenzione tra i consorzi e i produttori.
     

Chi deve smaltire i pannelli fotovoltaici

Lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici è di responsabilità del produttore per gli impianti fino a 10 kWp o quelli con potenza superiore installati dopo il 12 aprile 2014, mentre negli altri casi è il proprietario dell’impianto che deve occuparsi dello smaltimento dei moduli fotovoltaici.

Quanto durano i pannelli fotovoltaici?

La decisione di produrre energia elettrica in modo sostenibile attraverso un impianto fotovoltaico richiede un investimento abbastanza oneroso, tuttavia i costi vengono solitamente ammortizzati nel giro di alcuni anni anche grazie agli incentivi per l'installazione di moduli solari. In merito ai pannelli fotovoltaici, durata e smaltimento sono due aspetti da considerare prima di investire in questa tecnologia.

Ad ogni modo, la durata dei pannelli fotovoltaici è una garanzia: un impianto di qualità non ha bisogno di grandi lavori di manutenzione, nemmeno di interventi frequenti mirati a migliorarne le prestazioni. Se ci si chiede infatti quanto dura un pannello fotovoltaico, la risposta è semplice: basti pensare che il primo impianto installato in Italia risale a circa 30 anni fa ed è ancora funzionante.

Oggi comunque si stima che, con un utilizzo responsabile e una manutenzione adeguata, un pannello solare garantisce una durata media di circa 25 anni. Ad avere una vita relativamente più breve sono invece gli inverter, i quali si occupano di convertire la corrente continua in corrente alternata per l’autoconsumo e la cessione alla rete elettrica, sui quali viene offerta in genere una garanzia di 10 anni, sebbene possano arrivare anche a 12-15 anni prima di rendere necessaria la sostituzione.

Il presente testo è aggiornato al 21 Settembre 2022

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