Decreto per la crescita dell’efficienza energetica
A partire dal 2012 sono stati inseriti nelle annuali leggi di bilancio una serie di provvedimenti concernenti le detrazioni fiscali per interventi di efficienza energetica. Nel 2019, poi, è arrivato un cambiamento notevole: all’interno del Decreto crescita, infatti, con l’articolo numero 10, viene data la possibilità al soggetto beneficiario di usufruire di uno sconto in fattura anziché delle detrazioni fiscali, ovvero uno sconto sul corrispettivo dovuto all’impresa che si incarica dei lavori. Al di là delle possibili implicazioni derivanti da questa modifica, occorre specificare chi può beneficiare del cosiddetto Ecobonus e in quali condizioni si può usufruire di queste agevolazioni fiscali.
Possono beneficiare dell’Ecobonus tutti i titolari, residenti o non residenti, che possiedono l’immobile sul quale si intendono svolgere gli interventi di efficienza energetica. Alcuni di coloro che possono godere delle agevolazioni sono:
● persone fisiche e contribuenti, compresi coloro che conseguono il reddito d’impresa;
● enti pubblici e privati, i quali però non devono svolgere attività commerciale;
● i condomini, unicamente per gli interventi delle aree comuni condominiali.
Per poter usufruire dell’Ecobonus, poi, occorre svolgere determinati interventi quali:
● riqualificazione energetica: si intende la ristrutturazione di edifici già esistenti, con lo scopo di conseguire un risparmio del fabbisogno energetico per la climatizzazione invernale;
● interventi per l’isolamento termico: le agevolazioni fiscali vengono concesse anche a chi intende migliorare la tenuta termica di un edificio. Si può intervenire, dunque, sia sulle strutture orizzontali (quali pavimenti e coperture), sia su quelle verticali (generalmente le pareti esterne), oltre che sulle finestre comprensive di infissi;
● installazione di pannelli solari: tra le modalità più valide per implementare una buona efficienza energetica vi è il ricorso alle fonti rinnovabili. In particolare, il Decreto crescita stabilisce che, per poter godere dell’Ecobonus, si debbano installare pannelli solari per la produzione di acqua calda all’interno di abitazioni private, strutture sportive, case di ricovero oppure scuole e università;
● installazione di pompa di calore: un altro intervento per il quale si possono richiedere le agevolazioni fiscali è la sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale con sistemi costituiti da una pompa di calore.
Le misure illustrate sopra sono solo alcuni degli interventi per migliorare l’efficienza energetica che possono essere sostenuti dall’Ecobonus, ma qual è la percentuale di risparmio per il contribuente? L’aliquota di detrazione è compresa tra il 50% e il 65% per gli interventi su singoli edifici, mentre può raggiungere anche il 75% per quelli riguardanti le aree condominiali. Nel 2020, poi, è stato introdotto anche il Bonus facciate, che raggiunge un’aliquota del 90% ed è relativo esclusivamente alle spese per gli interventi sulle facciate esterne di alcuni edifici. Si tratta di provvedimenti influenti dal punto di vista energetico e termico oppure che interessano il rifacimento dell’intonaco per oltre il 10% della superficie disperdente lorda complessiva totale dell’edificio.
Il Bonus facciate è stato introdotto con il Decreto rilancio (Decreto-Legge n.34/2020) e rinnovato recentemente fino a dicembre 2021. Inoltre, è stato previsto un ulteriore e nuovo tipo di agevolazione fiscale, soprannominata Superbonus: si tratta di detrazioni fiscali del 110% previste per alcuni, specifici interventi di efficienza energetica.