CALCOLO DEL CONSUMO ELETTRICO: COME FARLO E PERCHÉ È IMPORTANTE
Prima di sottoscrivere una fornitura di energia è importante calcolare il consumo elettrico, un’operazione che aiuta a scegliere l’offerta più adatta in base al proprio fabbisogno energetico. Il calcolo del consumo di energia elettrica permette non solo di valutare le forniture disponibili nel mercato libero, ma anche di ottenere informazioni essenziali con le quali prendere una decisione più consapevole e accurata.
Anche se indicativo, con il calcolo dell’energia elettrica consumata è possibile comprendere quali sono i reali consumi di energia in casa, evitando di commettere errori al momento di analizzare le varie proposte dei fornitori e stipulare il contratto ritenuto più vantaggioso. Per farlo bisogna effettuare il calcolo del consumo energetico annuo, per capire qual è il fabbisogno di energia complessivo.
Oltre al calcolo del consumo elettrico annuo è opportuno conoscere anche in quali orari si concentra l’utilizzo delle tecnologie utilizzate in casa, le variazioni dei consumi su base mensile e quali sono gli elettrodomestici che comportano un uso maggiore di energia.
Come calcolare il consumo elettrico
Per sapere come calcolare il consumo energetico bisogna innanzitutto analizzare alcuni aspetti essenziali, in particolare il numero e il tipo di elettrodomestici utilizzati, il numero di persone che vivono nell’abitazione e le loro abitudini energetiche. Ogni elettrodomestico, infatti, incide in modo differente nel calcolo del consumo di energia elettrica in casa, in base ad alcuni parametri come la classe energetica della tecnologia, la potenza massima, le modalità d’utilizzo e la frequenza di impiego.
Anche la composizione del nucleo familiare influisce nel calcolo dei consumi elettrici domestici, soprattutto tenendo conto della quotidianità di ogni persona. Se ad esempio un adulto lavora tutto il giorno fuori casa e si reca in palestra per allenarsi prima di tornare in casa, facendo la doccia presso il centro sportivo, consumerà senz’altro meno rispetto a un adulto che lavora in smart working presso l’abitazione e trascorre la maggior parte del tempo all’interno dell’immobile.
Bisogna considerare anche il tipo di impianti presenti nell’abitazione, infatti non tutte le case utilizzano sistemi a gas per il riscaldamento, la cottura e l’acqua calda sanitaria. Alcune famiglie possono ricorrere allo scaldabagno elettrico al posto di quello a gas, al piano cottura a induzione invece di quello tradizionale a gas metano, oppure sostituire la caldaia a condensazione con la pompa di calore per il riscaldamento elettrico. Questi aspetti condizionano il calcolo dei consumi di elettricità, perciò vanno valutati sempre con attenzione.
Il consumo di energia elettrica può essere calcolato in diversi modi:
● Si può usare un’app per il calcolo del consumo elettrico;
● E’ possibile analizzare i consumi riportati nell’ultima bolletta della luce;
Per chi desidera sapere come controllare il consumo di energia elettrica in casa, un modo semplice e veloce per calcolare e monitorare i consumi energetici è rappresentato dalle applicazioni mobile dei fornitori di energia.
Si tratta ad esempio dell’app MySorgenia, un’applicazione moderna e intuitiva che consente di gestire in modo digitale le utenze domestiche e i servizi inclusi nella fornitura luce e gas. In particolare, è possibile conoscere i consumi elettrici degli elettrodomestici, ricevendo anche consigli utili e personalizzati per la sostenibilità e il risparmio economico attraverso il servizio Beyond Energy disponibile a tutti i clienti residenziali ‘luce’.
Come calcolare il consumo elettrico di un elettrodomestico
La maggior parte della spesa per la bolletta della luce è legata all’utilizzo degli elettrodomestici, per questo motivo è importante calcolare con precisione il consumo dei dispositivi elettrici usati in casa e determinarne il relativo costo energetico. Innanzitutto, bisogna valutare la potenza massima di ogni dispositivo, un valore espresso in Watt (W) e riportato all’interno dell’etichetta energetica del prodotto, oppure nella scheda informativa dell’elettrodomestico. Per i dispositivi ad alta potenza questo parametro è indicato in kilowatt (kW), semplicemente per una questione di comodità.
Ad esempio, un elettrodomestico con una potenza di 100 W per ogni ora di utilizzo comporta un consumo massimo di 100 Watt all’ora. Per effettuare il calcolo del costo dell’energia elettrica degli elettrodomestici, dunque, basta moltiplicare la potenza dell’apparecchio per le ore di utilizzo, moltiplicando poi questo valore per la tariffa energetica della propria fornitura. In questo modo è possibile calcolare la spesa sostenuta per ogni elettrodomestico, verificando ad esempio qual è l’impatto di ogni dispositivo sul costo totale dell'energia elettrica.
Tuttavia, la potenza degli elettrodomestici si riferisce al valore massimo, mentre in realtà il consumo reale è differente. Ciò avviene perché si possono usare gli apparecchi a un livello di intensità inferiore, ad esempio impostando un programma ecologico della lavatrice o riducendo la temperatura del frigorifero. Inoltre, sui consumi elettrici incidono anche la classe di efficienza energetica dell’elettrodomestico, la corretta installazione di quest’ultimo e un’adeguata manutenzione periodica per evitare aumenti dei consumi dovuti alla perdita di efficienza.
In genere, nel calcolo dei consumi elettrici degli elettrodomestici si tende a sovrastimare questo valore, in quanto è quasi impossibile usare sempre gli apparecchi alla massima potenza. Per una stima più accurata è possibile incrociare questi dati con quelli delle precedenti bollette energetiche, oppure usare dei dispositivi che permettono di monitorare i consumi in tempo reale. Si tratta ad esempio di sistemi di misurazione da installare alle prese di corrente, con i quali rilevare il consumo effettivo di energia di ogni elettrodomestico.
Come calcolare il consumo elettrico in kWh
Il calcolo del consumo viene espresso in kWh. Il calcolo del consumo in kWh degli elettrodomestici è piuttosto rapido e facile; infatti, basta moltiplicare la potenza in Watt per le ore di impiego dei dispositivi. Ad esempio, un apparecchio con una potenza di 100 Watt comporta un dispendio energetico di 100 Watt l’ora, ovvero 0,1 kWh.
Se l’elettrodomestico viene usato per circa 4 ore al giorno, per realizzare il calcolo del consumo di energia elettrica in kWh bisogna semplicemente moltiplicare 0,1 kWh per 4 ore di utilizzo, ottenendo dunque un consumo giornaliero di 0,4 kWh. Lo stesso metodo si può adoperare per tutti gli apparecchi elettrici della casa, basta conoscere la potenza in Watt e il numero di ore che i dispositivi rimangono in funzione. Come abbiamo visto, si tratta di una stima per eccesso, in quanto si utilizza come riferimento il dato della potenza massima dell’elettrodomestico.
Gli unici modi per effettuare un calcolo del consumo elettrico in kWh davvero accurato sono due: le app di monitoraggio dei consumi e i dispositivi da installare alle prese elettriche. Lo stesso vale per il calcolo del costo legato ai consumi degli elettrodomestici; infatti, sebbene sia possibile conoscere il costo pagato per l’energia consumata da un singolo elettrodomestico partendo solo dalla potenza e dalle ore di utilizzo, questo valore rimane un’indicazione di massima che presenta un certo margine di errore.
Per scoprire invece il consumo di energia annuo di un apparecchio, bisogna moltiplicare il dato sul consumo giornaliero per il numero di giorni di utilizzo all’anno. Il procedimento è analogo per calcolare il consumo elettrico settimanale, mensile o stagionale. Molte informazioni utili si trovano sull'etichetta energetica degli elettrodomestici, dove per ogni tipo di apparecchio vengono riportati i dati relativi al consumo di energia, espressi in kWh per 1000 ore di utilizzo per i televisori e le lampadine, oppure in kWh per 100 cicli di lavaggio per le lavatrici, le lavastoviglie e le asciugatrici.
Perché è importante calcolare i consumi elettrici?
Il calcolo del consumo elettrico serve per 4 motivi principali:
● Stipulare il contratto di fornitura energetica adatto;
● Capire se la potenza impegnata è adeguata;
● Scegliere gli elettrodomestici giusti per la casa;
● Individuare interventi utili per il risparmio energetico.
Innanzitutto, calcolare i consumi energetici in casa permette di scegliere l’offerta luce più adatta al proprio fabbisogno energetico, per valutare ogni proposta in modo più accurato e consapevole. Ad esempio, alcune offerte potrebbero non essere compatibili con i propri consumi di energia, rendendo la fornitura meno conveniente rispetto a quanto potesse sembrare. Allo stesso modo, se le abitudini di consumo comportano un utilizzo di energia che avviene soprattutto durante il giorno, l’opzione migliore sarà senza dubbio una tariffa elettrica monoraria.
Inoltre, è possibile capire se la potenza impegnata del contatore è adeguata al proprio consumo elettrico, oppure se è necessaria un cambio. La maggior parte delle utenze di tipo domestico hanno una potenza di 3 kW, tuttavia alcuni interventi come la sostituzione della caldaia a gas con il riscaldamento elettrico potrebbero rendere necessario richiedere un aumento della potenza impegnata, ad esempio passando a 4 o 5 kW.
Conoscere i consumi energetici aiuta anche a scegliere meglio elettrodomestici e impianti per la casa, confrontando i dati relativi alla potenza e ai consumi dei vari modelli per essere certi di acquistare prodotti a basso consumo, inferiori a quelli dell’elettrodomestico in uso. In più, una maggiore consapevolezza sui consumi elettrici permette di capire quali interventi realizzare per il risparmio energetico, per ottenere benefici concreti nella riduzione dei costi in bolletta e nella diminuzione delle emissioni inquinanti.
Il presente testo è aggiornato al 10 Giugno 2022
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