Il PUN all'interno della Borsa elettrica
All'interno del mercato azionario dei prodotti del servizio elettrico, ci sono diverse dinamiche, interne ed esterno, che vanno poi a rideterminare il prezzo di vendita del prodotto di fornitura di energia elettrica. Per capire bene questo punto, è necessario prima di tutto sapere in che modo funziona il settore della Borsa elettrica, e che relazione c'è tra questo e la determinazione del prezzo unico nazionale (PUN). Ricordiamo che la Borsa elettrica nazionale è entrata in funzione nel 2007, a seguito dell'approvazione del decreto legislativo sulla liberazione del mercato delle forniture del servizio elettrico, come richiesto dal Consiglio dell'Unione Europea.
Come tutte le borse è costituito, come anticipato prima, da dinamiche molto complesse. Andiamo adesso a cercare di capire prima di tutto cosa è la Borsa elettrica, che può praticamente essere definita come il punto d'incontro tra offerta e domanda, rappresentato da una parte dai produttori di energia elettrica e dall'altra dai fornitori, che poi immetteranno il servizio di fornitura sul mercato per i consumatori finali. Diversamente da come si potrebbe pensare, non tutti i fornitori sono anche produttori di energia elettrica, motivo per cui esiste la Borsa elettrica. All'interno di questo mercato si viene a quantificare il Prezzo Unico Nazionale, indicato spesso con l'acronimo PUN, sulla base di tariffe che vengono determinate nel mercato del giorno del prima. Il Pun viene anche rilevato sulla base di un calcolo della media ponderata dei prezzi di zona, rapportata sui numeri e sulle percentuali degli acquisti totali.
L'andamento del PUN non è fisso ma varia sulla base del rapporto tra domanda e offerta, un po come tutti i prezzi determinati nel mercato libero, per cui tende a cambiare per ogni ora del giorno. Facendo riferimento ad un analisi dei dati, riportati nelle tabelle di riepilogo degli ultimi anni, il PUN risulta avere un prezzo più elevato nelle fasce orarie che presentano maggiore difficoltà di produzione di energia elettrica, e minore nelle ore in cui questa produzione risulta essere più agevolata. I valori del Prezzo Unico Nazionale possono essere tenuti monitorati, all'interno del sito del GME, che è il gestore dei mercati energetici.
Per questioni sia di tipo legislativo che burocratico, questi valori, che sono divisi per andamento giornaliero, mensile e annuale, sono aggiornati sempre in tempo reale all'interno della piattaforma della GME, in modo da garantire trasparenza e regolarità nella stima dei prezzi dei prodotti di energia elettrica, per il consumatore finale. Sulla base dei dati presenti in tale piattaforma è possibile vedere come, il prezzo del servizio di produzione e fornitura del servizio di energia elettrica, nell'ultimo triennio è stato sottoposto ad un ribasso rispetto ai primi anni di presenza del mercato elettrico, passando da picchi di PUN di € 86,993 MWH del 2008 a ribassi del 2014, in cui il PUN ha raggiunto un valore minimo di € 52,31 MWH, arrivando addirittura a Gennaio del 2017 ad un importo di € 46,47 MWH. Ma questo ribasso da cosa è stato scaturito?
Sicuramente al fatto che la produzione di energia elettrica non si basa più solamente su fonti di energia non rinnovabile, per cui appoggiandosi anche a quelle di produzione di energia rinnovabile. come le pale eoliche, l'energia solare e quella idrica, la quantità di prodotto da immettere sul mercato è aumentata mentre la domanda da parte dei fornitori e dei consumatori finali è rimasta costante o addirittura diminuita.