Quando si ha un contratto di fornitura luce e gas, si ricevono regolarmente le bollette, in alcuni casi in formato cartaceo e in altri in formato elettronico o digitale. Dal punto di vista tecnico e legale questi due documenti sono perfettamente identici. Dal punto di vista pratico, invece, si può facilmente comprendere come le bollette cartacee rappresentano un maggiore fastidio visto che, dovendo essere conservate per un determinato periodo di tempo , esse occuperanno spazio nei cassetti o nei raccoglitori o un qualsiasi luogo si decida di conservarle. Se si pensa che tra luce, gas, telefono e acqua ci si trova a ricevere anche oltre venti bollette all'anno (dipendendo anche dalla frequenza di fatturazione), diventa subito chiaro che sapere per quanto tempo sia necessario conservarle prima di potersene sbarazzare diventa molto conveniente. Per prima cosa va sottolineato che le bollette vanno conservate per sicurezza, ossia per poter garantire l'avvenuto pagamento delle stesse in caso di contenzioso con la società di fornitura. Può accadere, infatti, che a causa di un ritardo nei pagamenti la società di fornitura mandi un sollecito o una richiesta di dimostrazione dell'avvenuto pagamento. In questo caso, inviando via fax o via mail la copia della ricevuta del pagamento della bolletta si potrà evitare di pagare due volte una stessa fornitura. Naturalmente, quando si opta per la fatturazione elettronica e per il pagamento tramite domiciliazione bancaria, si potrà avere maggiore facilità nella gestione delle bollette. Le fatture elettroniche, infatti, possono essere conservate all'interno del computer, su una memoria interna o esterna, nella casella di posta o in un cloud. Quello che tuttavia realmente conta è la ricevuta di pagamento che, venendo effettuato tramite banca, permette di essere facilmente rintracciabile tramite lo storico dei pagamenti. Si può pertanto dire che chi opta per la domiciliazione bancaria non ha alcuna necessità di conservare le bollette visto che i pagamenti possono essere dimostrati tramite le ricevute bancarie.