Collettore solare a concentrazione
Gli impianti solari termodinamici a concentrazione sono perlopiù impianti di grandi dimensioni. Si differenziano tra loro per il tipo di collettori che utilizzano e per la posizione del fuoco (ossia punto in cui convergono tutti i raggi solari riflessi).
I collettori principali sono quattro e si distinguono per collocazione, forma e posizione del fuoco.
- Collettore solare parabolico lineare a concentrazione: in questi impianti i pannelli hanno una forma parabolica e vengono montati allineati tra loro. Lungo il loro centro focale scorre un tubo che contiene il liquido termovettore: questo, una volta scaldato, confluisce nelle turbine collegate con i generatori di corrente. Inoltre, questi pannelli sono dotati di un sistema automatizzato che ne modifica l’orientamento in modo da assecondare l’inclinazione dei raggi solari a seconda dell’orario;
- Collettore lineare a riflettori Fresnel: in questo caso i pannelli sono posizionati linearmente e vengono ruotati in base al sole, inoltre presentano una forma piana e non parabolica. Il punto focale è quindi spostato verso l’alto e, di conseguenza, anche il posizionamento del liquido è sopraelevato rispetto alla tipologia precedente.
- Collettore a riflettori parabolici circolari: la particolarità di questi collettori è che sono indipendenti; ognuno infatti presenta un ricevitore proprio che è posto nel centro focale, punto centrale della parabola stessa;
- Torre di energia solare: anche in questo caso si tratta di specchi indipendenti, ma la particolarità sta nella presenza di un punto focale unico per tutti i pannelli. Questi si orientano autonomamente verso il ricevitore, posto su una torre, all’interno di cui è presente un serbatoio che contiene il liquido termovettore che verrà scaldato.
Il concetto di cella solare viene usualmente utilizzato per i sistemi solari tradizionali che prevedono l’installazione di pannelli fotovoltaici. Infatti, i singoli pannelli, nella maggior parte dei casi di forma quadrata o rettangolare, sono costituiti da piccole celle: il termine è infatti una metafora presa del mondo animale, rimandando all’alveare delle api costituito appunto da celle; come le singole celle delle api costituiscono l’alveare, allo stesso modo si comportano quelle del sistema solare tradizionale.
Quando si parla di impianto solare termodinamico a concentrazione il concetto di cella viene meno dal momento che l’intero sistema è basato sul funzionamento di uno specchio che riflette i raggi solari e confluisce i raggi in un punto o linea focale in cui viene riscaldato il fluido termovettore.