SCAMBIO SUL POSTO:
CHE COS’È E COME FUNZIONA

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Lo Scambio Sul Posto – noto anche come SSP – è un servizio messo a disposizione dal GSE e ha come obiettivo la valorizzazione dell’energia immessa dall’utente nella rete elettrica nazionale.
Prima di scegliere questo servizio è importante conoscere le sue caratteristiche: che cos’è e come funziona, quali sono i pagamenti associati e per quali tipi di impianto è disponibile.

Cos'è lo Scambio Sul Posto e come funziona

Il servizio di Scambio Sul Posto viene erogato dal GSE e permette di compensare l’energia elettrica immessa in rete in un determinato momento con quella prelevata in un momento diverso da quello in cui si ha la produzione. La condizione necessaria per richiederlo è avere gli impianti per il consumo e produzione di energia elettrica connessi in un unico punto con la rete elettrica pubblica.

Per capire come funziona lo Scambio Sul Posto, si può pensare alla rete elettrica nazionale come a un “magazzino virtuale” di energia. Il termine “virtuale” viene usato perché l’energia non viene immagazzinata in batterie fisiche ma viene immessa in rete e scambiata successivamente.

Di giorno normalmente si ha produzione da parte dell’impianto fotovoltaico e, se in quel momento si hanno richieste da parte delle utenze collegate, l’energia viene consumata istantaneamente. In caso contrario, il surplus verrebbe immesso in rete. Di sera o nei momenti in cui non c’è produzione a causa del maltempo, invece, vi è un prelievo dalla rete per soddisfare le richieste dei carichi.

Secondo questo meccanismo quindi, l'utente proprietario di un impianto fotovoltaico continua a pagare la sua bolletta con il fornitore che ha scelto e, in particolare, pagherà solo l'energia che ha prelevato nei momenti in cui il suo impianto non era in funzione.

Periodicamente il GSE, tramite le letture del contatore comunicate dal gestore, verifica quanta energia è stata prelevata e quanta immessa in rete. La verifica viene fatta annualmente, ma il GSE stima degli acconti trimestrali che versa sul conto corrente dell'utente con causale “Contributo in conto scambio”. Al 31/12 di ogni anno si effettua un conguaglio e vengono corrette le stime per l'anno trascorso.

Come accedere allo Scambio Sul Posto

Per attivare questo servizio si deve stipulare il contratto di Scambio Sul Posto, che ha le seguenti caratteristiche:

  • durata: un anno solare ed è tacitamente rinnovabile;
  • possibilità di recesso: il produttore può decidere di recedere il contratto in qualunque momento senza alcun tipo di vincolo, è sufficiente inviare la disdetta dal portale informatico del GSE almeno 60 giorni prima della data in cui si desidera concludere il patto.

I soggetti abilitati ad accedere allo Scambio Sul Posto sono:

  • i clienti finali presenti all'interno di un Altro Sistema Semplice di Produzione e Consumo (ASSPC) che, al tempo stesso, è produttore di energia elettrica in relazione agli impianti di produzione che costituiscono l'ASSPC. La potenza degli impianti di produzione complessivamente installata nell'ASSPC non può essere superiore a 500 kW;
  • i clienti finali titolari di un insieme di punti di prelievo e immissione anche non coincidenti che, al tempo stesso, sono produttori di energia elettrica in relazione agli impianti di produzione connessi per il tramite dei predetti punti.

È importante ricordare che coloro che hanno usufruito dell’agevolazione fiscale “Superbonus 110%” non possono richiedere il servizio di Scambio Sul Posto.

Inoltre, il servizio di Scambio Sul Posto esclude la possibilità di attivare contemporaneamente il Ritiro Dedicato.

La modalità di accesso allo Scambio Sul Posto è differente a seconda dell’iter di connessione che deve essere seguito per attivare l’impianto:

  • nel caso di iter semplificato l'accesso al servizio può essere richiesto contestualmente alla domanda di connessione tramite il Modello Unico. In questo caso i produttori si devono interfacciare solamente con il gestore di rete, il quale comunica al GSE i dati riportati nel Modello Unico. In seguito, il GSE provvede ad attivare il contratto dalla data di attivazione della connessione e a comunicare all'utente le informazioni per poter accedere all’Area Clienti presente sul portale informatico del GSE e visualizzare i dati relativi alla convenzione;
  • nel caso di iter ordinario i produttori devono inviare, tramite l’Area Clienti del GSE, un'istanza dove sono riportati tutti i dati dell’impianto.

Che guadagno si ha dallo Scambio Sul Posto?

Una volta noto il quantitativo di energia scambiata con la rete elettrica, grazie alle periodiche letture dei contatori, è possibile determinare l’entità del contributo dello Scambio Sul Posto, ovvero un rimborso che ripaga l’utente per l’energia che ha immesso in rete. La remunerazione è data dalla vendita dell’energia e in aggiunta il rimborso di parte dei servizi di rete, escluse le imposte.

Oltre a questo, c’è l’eventuale pagamento delle eccedenze nel caso in cui, alla fine dell’anno, il valore economico delle immissioni in rete sia maggiore del valore economico dei prelievi fatti. Per le eccedenze sono disponibili due opzioni: richiedere una liquidazione in denaro sul conto oppure definire un credito per il contributo dell’anno successivo.

La formula utilizzata per il calcolo del contributo è:

Cs = min [ Oe ; Cei ] + CUsf  x  Es

Dove:

  • Oe = Onere energia, è il prezzo dell’energia elettrica prelevata e pagata dall’utente ed è il prodotto tra i kWh prelevati ed il prezzo unico nazionale (PUN). Il PUN varia in base all’andamento dei mercati ed è una media nazionale dei prezzi rilevati ogni mese in ogni regione;
  • Cei = Controvalore dell’energia immessa, è il valore economico dell’energia immessa in rete ed è il prodotto tra i kWh immessi ed il prezzo zonale dell’energia sul “Mercato del Giorno Prima”;
  • CUsf = Corrispettivo Unitario di Scambio Forfettario, cioè un valore espresso in centesimi di euro calcolato dal GSE che tiene conto delle tariffe di trasmissione, distribuzione, dispacciamento ed alcuni oneri normalmente addebitati in bolletta;
  • Es = Energia Scambiata, cioè la quantità di kWh immessi e poi ri-prelevati, è pari al minimo tra kWh immessi e kWh prelevati in totale durante l’anno.

Se il termine Cei è maggiore del termine Oe, la differenza tra i due è quella che viene definita come eccedenza. Il corrispettivo per le eccedenze immesse è aggiuntivo rispetto al Cs.

Esempio

Si ipotizza di avere, grazie all’installazione di un impianto fotovoltaico, la seguente condizione:

  • Fabbisogno energetico: 5.750 kWh/anno
  • Energia prodotta: 7.200 kWh/anno
  • Energia autoconsumata: 40% del fabbisogno à 2.300 kWh/anno
  • Energia immessa in rete: 4.900 kWh/anno
  • Energia prelevata dalla rete: 3.450 kWh/anno
  • Eccedenza: 1.450 kWh/anno

Il primo vantaggio derivante dall’installazione dell’impianto sono i risparmi dovuti all’autoconsumo: ipotizzando un costo dell’energia pari a 0,25 €/kWh si ha un risparmio di 2.300 kWh x 0,25 €/kWh = 575 € .

Ipotizziamo i valori di:

  • PUN = 0,08 €/kwh 
  • Prezzo dell’energia sul Mercato del Giorno Prima = 0,07 €/kWh
  • Corrispettivo unitario forfettario relativo ai servizi = 0,06 €/kWh

Per il calcolo del contributo si applica la formula precedentemente descritta:

Cs = min [ 0,08 x 3.450 ; 0,07 x 4.900] + 0,06 x 3.600= min [ 276 ; 343 ] + 0,06 x 3.450= 276 + 207 = 483 €

Si ricorda che il contributo non rimborsa le imposte pagate in bolletta e non viene tassato come “reddito aggiuntivo” per l’utente.

In questo esempio, il valore economico delle immissioni in rete è maggiore del valore economico dei prelievi fatti quindi si potrà beneficiare anche di un’eccedenza pari a:

Eccedenza = [ (0,07 x 4.900)  –  (0,08 x 3.450) ] € = 343  – 276 = 67 €

Se viene richiesta la liquidazione, l’eccedenza verrà sottoposta a tassazione, altrimenti questi 67 € verranno messi a credito nel contributo dello scambio sul posto dell’anno successivo.

Concludendo, il risparmio maturato è dato da tre contributi:

  • Risparmio in bolletta: 575 €
  • Contributo Scambio Sul Posto: 483 €
  • Eccedenza: 67 €

Il totale risulta essere 1.125€ lordi per l’anno preso in considerazione.

Qual è la differenza tra il Ritiro Dedicato e lo Scambio Sul Posto?

Ritiro Dedicato e Scambio Sul Posto sono due regimi commerciali entrambi gestiti dal GSE. Mentre il Ritiro Dedicato è un meccanismo di vendita dell’energia, lo Scambio Sul Posto prevede la compensazione tra energia ceduta alla rete ed energia consumata.

Per determinare quale dei due meccanismi sia il più adatto bisogna tener conto della situazione in cui ci si trova. Le variabili da considerare sono numerose ma in linea di massima si può dire che:

  • Lo Scambio Sul Posto è più conveniente quando i kWh prelevati dalla rete sono all’incirca lo stesso quantitativo di quelli immessi e generalmente questo è il caso degli impianti fotovoltaici di piccole dimensioni residenziali;  
  • Il Ritiro Dedicato è più conveniente nel caso di impianti di grandi dimensioni che producono un elevato quantitativo di energia elettrica in cui si ha un autoconsumo minimo o nullo. In queste situazioni, i vantaggi dello Scambio Sul Posto sarebbero minimi in quanto l’energia scambiata con la rete sarebbe praticamente nulla.

Lo Scambio Sul Posto, salvo interventi normativi, cesserà in maniera retroattiva entro la fine del 2024. L’unico regime commerciale attivo offerto dal GSE sarà quello del Ritiro Dedicato. In alternativa è sempre possibile la vendita nel mercato libero.

Essendo la cessazione del servizio di Scambio Sul Posto retroattiva, si stanno prevedendo dei meccanismi di tutela degli investimenti già avviati. L'autoconsumo collettivo e le Comunità Energetiche Rinnovabili ad esempio sono meccanismi che sono stati introdotti proprio per premiare l'autoconsumo istantaneo e la condivisione dell'energia. 

 

Il presente testo è aggiornato al 9 Giugno 2023

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