APE o ACE?
L'attestato di prestazione energetica è entrato in vigore nel 2013 e successivamente modificato nel 2015, sostituendo il precedente ACE (Attestato di Certificazione Energetica). La differenza tra le due certificazioni è data da una serie di misure e valutazioni che vanno effettuate per definire la classe energetica di appartenenza dell'immobile. L'ACE, proprio come l'APE, aveva una durata di dieci anni.
Pertanto, quanti avessero già effettuato una certificazione ACE non sono obbligati a effettuare anche la nuova topologia di certificazione. Tutti gli ACE regolarmente rilasciati prima dell'entrata in vigore delle normative che prevedevano l'uso della nuova certificazione, infatti, sono valide. Tuttavia, in caso di interventi di riqualificazione energetica, sarà necessario presentare una nuova certificazione energetica. In tal caso, il tecnico che verrà chiamato per effettuare la valutazione rilascerà un APE. Le differenze tra le due certificazioni, come già accennato, è data soprattutto dalla tipologia delle valutazioni che vengono effettuate per il rilascio della certificazione. Queste, infatti, prevedono una serie di misure tra cui, ad esempio, l'incremento delle classi energetiche, che passano da 7 a 10 (essendo stati aggiunti i sottogruppi della classe A). Inoltre, a differenza dell'ACE, l'APE prevede delle linee guida per la compilazione identiche per tutta la nazione.
Se vi sono variazioni dei costi, pertanto, non si tratta di differenti modalità di intervento per il rilascio della certificazione ma semplicemente per differenti costi di mercato delle prestazioni dei tecnici abilitati nelle differenti parti d'Italia. Questi ultimi, si ricorda, devono essere abilitati dalla Regione di residenza e devono seguire una procedura standard per la redazione del certificato, basandosi su misure e calcoli da effettuare tramite un software specifico. Infine, va sottolineato che i costi per il rilascio dell'attestato di prestazione energetica sono sicuramente molto bassi se paragonati alle sanzioni previste in caso di mancata presenza dell'APE durante l'atto di vendita, sia tra privati che tramite agenzia immobiliare. Le multe, infatti, possono raggiungere i 20mila euro.