Come scegliere la lampadina a LED
Scegliere la lampada a LED non è sempre facile. Il mercato, infatti, propone un gran numero di modelli, forme e luminosità differenti all'interno del quale non è sempre intuitivo districarsi. Le diverse marche, infatti, sembrano vendere lo stesso prodotto a prezzi differenti. Tuttavia, la differenza di prezzo è invece strettamente connessa alla qualità della lampadina stessa, ossia ai materiali utilizzati e, quindi, alle prestazioni possibili. Se la luminosità, quindi, può essere la stessa, le caratteristiche che possono differire sono la durata, il numero di diodi necessari per realizzare quell'intensità luminosa o il numero di lumen. Quando si effettua una scelta, quindi, è importante valutare non solo i Watt (che indicano il consumo), ma anche il numero di lumen. Se prima dei LED i Watt permettevano di avere un'importante informazione sulla luminosità delle lampadine perché la relazione che legava consumi e luminosità era abbastanza intuibile (più fa luce, più consuma), nel caso dei LED invece, i consumi non sono indice della luminosità. Infatti, oltre ai consumi (solitamente molto bassi ossia dell'ordine dei 15 Watt) e ai lumen, con il LED bisogna prendere in considerazione anche un altro elemento, ossia la temperatura di colore. Questa permette di distinguere le emissioni luminose fredde da quelle calde, potendo così selezionare la tonalità giusta sia in base ai propri gusti, sia al tipo di ambiente in cui si deve utilizzare la lampadina. Anche se non si è interior designer, infatti, si potrà facilmente comprendere la differenza di effetto luminoso di una luce fredda o di una luce calda in una stanza con pareti bianche o di altro colore. Pertanto, quando si desidera illuminare il proprio ambiente domestico con una luce calda è necessario scegliere una temperatura di colore compresa tra i 2000 e i 3000 kelvin. Sopra i 3000 e fino ai 4000 kelvin si ha invece la luce fredda.