Perché si ricorre al conguaglio?
A differenza del settore dell'energia elettrica in cui i distributori hanno già completato l'installazione di contatori elettronici che consentono la lettura dei consumi a distanza, il settore del gas non consente, ancora, il controllo da remoto dei consumi di tutti gli utenti. Questo significa che il fornitore di gas, in assenza di un contatore di ultima generazione, non sa esattamente quanto ne abbia erogato per ciascuna abitazione; o almeno, non lo sa in tempo reale. Ma non solo... il ricorso al conguaglio è anche il risultato di una politica di fatturazione pensata per andare incontro alle esigenze dei clienti che hanno consumi di gas molto legati alla stagionalità. La modalità più adottata è, infatti, quella della fatturazione ad acconto, ovvero della fatturazione mensile o bimestrale di una quantità stimata di gas, calcolata sulla base delle regole dell''Autorità garante per l'Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico (ARERA). In sostanza, a seconda dei dati comunicati al momento dell'attivazione della fornitura (n. abitanti della casa, modo di utilizzo del gas, superficie della casa) si stima il consumo annuo teorico e lo si divide per 12 mesi. Così facendo l'utente paga periodicamente un importo costante invece che trovarsi a dover pagare cifre altissime nei soli mesi invernali. Nel tempo, tuttavia, questa soluzione si è dimostrata non adatta e non vantaggiosa per tutti: pagare in anticipo per consumi non effettuati non corrisponde sempre ad un criterio di convenienza economica. La fatturazione a consumo è la modalità di contabilizzazione che, invece, permette di pagare solo quanto si è consumato sulla base delle proprie auto-letture e delle letture dei distributori. Va da sé che con questa modalità le bollette estive saranno più leggere di quelle invernali.