Nel caso in cui il diritto sull'immobile sia legato non ad un contratto esistente bensì a un contratto ancora in fase di stipula o registrazione, occorre allegare un ulteriore documento, cioè l'autorizzazione fornita da chi invece ha titolo pieno, cioè il legittimo proprietario o usufruttuario. Tale dichiarazione deve essere compilata e firmata dal proprietario, il quale dichiara sotto la sua responsabilità che quell'immobile è stato da lui concesso per il libero utilizzo al soggetto che sta richiedendo la fornitura del gas. Ovviamente a tali autocertificazioni dovranno poi essere allegati i relativi documenti di identità sia del proprietario che di colui che andrà ad intestarsi la fornitura.
L'invio di questa modulistica e del contratto debitamente sottoscritto consentirà l'avvio della pratica di voltura, che sarà gestita secondo le tempistiche dettate dal fornitore di gas metano. Insieme al contratto si potrà decidere di inviare anche la richiesta di addebito delle fatture direttamente sul conto corrente, per non avere problemi con le scadenze e assicurarsi di pagare il gas con regolarità. Nel caso si decida di optare per quest'alternativa occorrerà fornire i dati relativi al conto corrente e dunque l'anagrafica dell'intestatario dello stesso e il relativo codice IBAN, che sarà necessario per procedere con l'attivazione del RID.
In fase di sottoscrizione del contratto per la fornitura è inoltre possibile specificare dettagliatamente il tipo di utilizzo che si prevedeva di fare del gas fornito, ad esempio per la sola produzione di acqua calda sanitaria e la cottura dei cibi, oppure anche per il riscaldamento e/o il condizionamento così che, in caso di impossibilità di rilevazione della misura da parte del distributore, sia possibile effettuare stime maggiormente vicine ai consumi reali di gas.
Per essere certi che la pratica di voltura sia andata a buon fine occorre attendere la conferma da parte del fornitore. Solo a partire da quel momento il vecchio contratto si considera ormai non più attivo e si può procedere, qualora se ne abbia la necessità, anche con le eventuali domande di bonus per disagio sociale, per le quali è richiesta per l'appunto una fornitura attiva a tutti gli effetti. Un'eccezione alla casistica che abbiamo analizzato è quella in cui si verifichi oltre al cambio di intestatario anche un cambio di destinazione d'uso dell'immobile in questione. In questo caso, infatti, vi è un ulteriore modulo che deve essere compilato e inviato al gestore, quello attestante la regolarità urbanistica.
Naturalmente prima di procedere con una voltura del contratto di fornitura di gas è sempre opportuno effettuare una piccola ricerca, magari anche sul web, per cercare di capire quali siano le migliori offerte gas disponibili al momento ed informarsi su quali siano i gestori che offrono i prezzi più convenienti. Non si può mai escludere infatti l'opportunità di cambiare anche il gestore della fornitura di gas, dopo aver effettuato la voltura o in caso di rifiuto di voltura da parte del fornitore presente sul punto, per poter avere accesso a tariffe più convenienti. Naturalmente anche queste ultime dovranno essere valutate a seconda del tipo di consumo di gas che si fa, un parametro molto personale e che è legato anche alla presenza in casa e dunque agli orari di utilizzo. Una volta valutati tutti questi aspetti si può procedere senza problemi con la predisposizione di tutta la pratica.