CONTATORE GUASTO:
COSA FARE IN QUESTI CASI?
Scopri cosa fare in caso di contatore guasto
Quello del contatore guasto è un problema più comune di quanto non si immagini ma che può essere risolto in maniera semplice contattando il fornitore del servizio. Avere il guasto può provocare non pochi disservizi. Certamente non è semplice capire quando il contatore inizia a funzionare male, servirebbe un controllo periodico per la verifica dei consumi registrati dal dispositivo ma non sempre è possibile capire in che modo il contatore non svolga al meglio le sue funzioni. Sono tanti i motivi per il quale un contatore smette di funzionare correttamente, anche adesso che tutti i dispositivi più obsoleti di tipo meccanico sono stati sostituiti dai più moderni e performanti modelli elettronici. Raramente la causa del malfunzionamento del contatore può essere attribuita a un utilizzo scorretto da parte dell'utilizzatore, a meno che quest'ultimo non decida di romperlo volontariamente, manomettendolo. Il contatore meccanico, proprio per la sua conformazione, tendeva a bloccarsi, a non "girare" più mentre quelli elettronici, che non hanno più la classica rotella che gira ma sono completamente digitalizzati, tendono ad andare in tilt. Come un qualsiasi altro dispositivo elettronico, infatti, anche il contatore può risentire di un cortocircuito all'interno nelle sue componenti e, quindi, rilevare in maniera errata i consumi.
Nella maggior parte dei casi, gli utenti si rendono conto che potrebbe esserci un errore nella rilevazione dei consumi solo nel momento in cui ricevono la bolletta. Tutti, più o meno, conoscono i consumi medi della propria abitazione e sanno più o meno a quanto ammonta la spesa elettrica mensile, a meno che non ci siano stati eventi particolari che possono aver influito sui consumi, in positivo o in negativo. Se non c'è stata nessuna variazione (apparente) di consumi, quindi si ha la certezza che da tra una bolletta e l'altra non ci debbano essere grandi differenze se non nell'ordine di qualche euro e, invece, si riceve a casa un conto molto superiore o molto inferiore rispetto alle aspettative, quello è il momento di chiamare il fornitore dell'energia elettrica per chiedere un controllo immediato sul contatore. Questo è solo uno dei casi che può indicare un guasto sul contatore ma ci sono anche altre fattispecie che devono far alzare il livello di attenzione in merito, come un'improvvisa assenza di energia elettrica in casa oppure il contatore stesso che non dà nessun segno di vita. Il fornitore è obbligato per legge a rispondere alla chiamata del cliente entro 15 giorni lavorativi dal momento della richiesta di intervento ma, ovviamente, in caso di totale assenza di erogazione della corrente elettrica, viene riconosciuto il carattere d'urgenza e l'intervento viene fatto in maniera immediata, comunque entro 24 ore dalla ricezione. L'utente è tenuto a contattare il suo fornitore dell'energia elettrica, il quale convoglia la richiesta al distributore sul territorio.
n caso di assenza di erogazione di corrente elettrica presso l'immobile, prima di contattare il fornitore si consiglia di fare una chiamata preventiva a un elettricista di fiducia, per capire se il problema deriva da un cortocircuito nell'impianto elettrico domestico o se, invece, si tratta proprio di un problema sul contatore. Se il contatore funziona correttamente e non resta attivo per un problema elettrico all'impianto domestico, infatti, il fornitore è tenuto ad addebitare per intero i costi di chiamata e di intervento del tecnico che viene inviato per la verifica del funzionamento del contatore che, in caso contrario, sono totalmente a suo carico. Lo stesso avviene se il tecnico che viene inviato per un controllo di funzionamento rileva che il contatore mal funzionante è stato manomesso. Il fornitore, in questi casi, addebita all'utente una tariffa fissa di 49,7 € che viene aggiunta al conto della bolletta successiva. Se, invece, il guasto sussiste realmente e il contatore risulta essere effettivamente difettoso, all'utente spetta un indennizzo economico per il danno derivante, che viene calcolato in 35 € per le verifiche che vengono effettuate entro i 30 giorni dalla chiamata, 70 € per le verifiche entro i 45 giorni e 105 € per le verifiche oltre i 45 giorni, a cui deve sommarsi l'eventuale risarcimento del danno richiesto dall'utente per ogni giorno di mancata erogazione dell'energia elettrica. Se viene riscontrata anche una manomissione, il cliente può essere oggetto di un'indagine più accurata per verificarne l'origine ed, eventualmente, individuare eventuali colpevoli. La manomissione viene solitamente effettuata per fare in modo che il contatore rilevi un consumo inferiore rispetto a quello effettivo ma questa fattispecie, così come quella opposta, sono anche sintomi di un guasto: se il tecnico misura una rilevazione che per difetto o per eccesso supera i limiti che sono stati stabiliti dalla legge, il fornitore è tenuto alla sostituzione gratuita del contatore entro 15 giorni dal momento della verifica. Per il periodo di utilizzo dell'energia elettrica con il contatore guasto, è compito del distributore effettuare la ricostruzione dei consumi effettivi.

Con Next Energy Sunlight Luce&Gas hai energia elettrica da fonti rinnovabili e 40€ di Sconto!**
Compila il form, ti ricontatteremo per darti tutte le informazioni che ti servono, gratuitamente e senza impegno.
Richiedi consulenza**Sconto frazionato sulle bollette dei primi 12 mesi. Per maggiori informazioni leggi regolamento.