Quello del contatore guasto è un problema più comune di quanto non si immagini ma che può essere risolto in maniera semplice contattando il fornitore del servizio. Avere il guasto può provocare non pochi disservizi. Certamente non è semplice capire quando il contatore inizia a funzionare male, servirebbe un controllo periodico per la verifica dei consumi registrati dal dispositivo ma non sempre è possibile capire in che modo il contatore non svolga al meglio le sue funzioni. Sono tanti i motivi per il quale un contatore smette di funzionare correttamente, anche adesso che tutti i dispositivi più obsoleti di tipo meccanico sono stati sostituiti dai più moderni e performanti modelli elettronici. Raramente la causa del malfunzionamento del contatore può essere attribuita a un utilizzo scorretto da parte dell'utilizzatore, a meno che quest'ultimo non decida di romperlo volontariamente, manomettendolo. Il contatore meccanico, proprio per la sua conformazione, tendeva a bloccarsi, a non "girare" più mentre quelli elettronici, che non hanno più la classica rotella che gira ma sono completamente digitalizzati, tendono ad andare in tilt. Come un qualsiasi altro dispositivo elettronico, infatti, anche il contatore può risentire di un cortocircuito all'interno nelle sue componenti e, quindi, rilevare in maniera errata i consumi.
Nella maggior parte dei casi, gli utenti si rendono conto che potrebbe esserci un errore nella rilevazione dei consumi solo nel momento in cui ricevono la bolletta. Tutti, più o meno, conoscono i consumi medi della propria abitazione e sanno più o meno a quanto ammonta la spesa elettrica mensile, a meno che non ci siano stati eventi particolari che possono aver influito sui consumi, in positivo o in negativo. Se non c'è stata nessuna variazione (apparente) di consumi, quindi si ha la certezza che da tra una bolletta e l'altra non ci debbano essere grandi differenze se non nell'ordine di qualche euro e, invece, si riceve a casa un conto molto superiore o molto inferiore rispetto alle aspettative, quello è il momento di chiamare il fornitore dell'energia elettrica per chiedere un controllo immediato sul contatore. Questo è solo uno dei casi che può indicare un guasto sul contatore ma ci sono anche altre fattispecie che devono far alzare il livello di attenzione in merito, come un'improvvisa assenza di energia elettrica in casa oppure il contatore stesso che non dà nessun segno di vita. Il fornitore è obbligato per legge a rispondere alla chiamata del cliente entro 15 giorni lavorativi dal momento della richiesta di intervento ma, ovviamente, in caso di totale assenza di erogazione della corrente elettrica, viene riconosciuto il carattere d'urgenza e l'intervento viene fatto in maniera immediata, comunque entro 24 ore dalla ricezione. L'utente è tenuto a contattare il suo fornitore dell'energia elettrica, il quale convoglia la richiesta al distributore sul territorio.