Conoscere la potenza del proprio contratto e scegliere quella più idonea alle proprie esigenze
Conoscere la potenza contrattuale permette di controllare e gestire al meglio l'utilizzo dei propri elettrodomestici e dell'energia elettrica in casa. Se già si dispone di un contratto è molto facile sapere qual è la potenza disponibile per il proprio impianto elettrico perché questa informazione è riportata sulla bolletta. Non sempre il valore riportato è di 3 chilowatt: anche se questo rappresenta il valore più comune per i contratti residenziali esso non è l'unico possibile. Infatti, per meglio poter gestire la propria bolletta si può scegliere una potenza differente, inferiore o superiore dei 3 kW a seconda delle esigenze.
Le nuove normative sul mercato dell'energia, infatti, permettono di scegliere tra un gran numero di potenze, che differiscono di 0.5 kW e partono da 1.5 fino a 6 kW. Si potranno quindi selezionare diverse possibilità, anche se nella maggior parte dei casi chi ha necessità maggiori dei 3 chilowatt non supera quasi mai i due scatti di differenza, selezionando il valore di 3.5 o di 4 kW e raramente chiedendo ulteriori valori di potenza. Infine, va sottolineato che potenze maggiori dei 6 chilowatt non sono destinate alle utenze domestiche, essendo solitamente di tipo tri-fasico e idonee per attività industriali, di laboratori e di altri enti che necessitano di potenze più elevate per strumentazioni elettriche che assorbono molta energia. Sapere quale sia la propria potenza contrattuale permette di valutare la possibilità di utilizzo contemporaneo di diversi strumenti elettronici, la cui potenza viene a sua volta indicata sugli strumenti stessi.
Per un'ulteriore maggiore sicurezza, inoltre, è possibile leggere la potenza istantanea utilizzata grazie ai contatori: quelli di ultima generazione, infatti, permettono di valutare una serie di parametri tra i quali proprio la potenza utilizzata. Se si ha il dubbio di stare utilizzando elettrodomestici che consumano troppo e non si vuole rischiare che scatti il contatore si dovrà semplicemente controllare il valore della potenza assorbita indicato dal contatore stesso.
Nel caso ci si accorge di essere al limite si dovrà decidere di non utilizzare contemporaneamente i diversi elettrodomestici oppure di richiedere una maggiore potenza contrattuale per poter utilizzare senza problemi i diversi macchinari elettronici e gli elettrodomestici. Cambiare la potenza del contatore non è una procedura complessa: basterà effettuare una richiesta al proprio fornitore con la nuova potenza desiderata. Questa variazione, tuttavia, porta a una variazione del contratto precedente, per cui è necessario informarsi sulle differenze prima di procedere.