DOVE SI BUTTANO LE LAMPADINE
Per un corretto rispetto dell’ambiente, è buona norma prestare attenzione alla raccolta differenziata. Mentre le regole per lo smaltimento di plastica, carta, vetro e altri materiali di uso comune sono piuttosto chiare a chiunque, quelle riguardanti le lampadine sono meno immediate a causa della loro natura composita che unisce insieme differenti materiali. Inoltre, esistono diverse tipologie di prodotto, ciascuna delle quali necessita di un’attenzione particolare. Smaltire erroneamente questi rifiuti, infatti, potrebbe vanificare gli sforzi per la salvaguardia dell’ambiente che sempre più si stanno portando avanti negli ultimi anni, in particolare con l’adozione delle lampadine a basso consumo.
Dove si buttano le lampadine
Il primo elemento da considerare è che una lampadina, una volta esaurita la sua capacità luminosa, diventa un RAEE ovvero un Rifiuto da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche: si tratta di particolari tipi di rifiuti il cui smaltimento deve essere eseguito presso l'isola ecologica comunale, in appositi cassonetti adibiti alla raccolta differenziata.
In particolare, la maggior parte delle lampadine si classificano come un R5, categoria nella quale rientrano diverse sorgenti luminose. Nonostante questa regola possa considerarsi valida nella maggior parte dei casi, esistono due tipologie di lampadine che non sono considerate RAEE e, perciò, necessitano un trattamento diverso:
● Lampadine a incandescenza: queste sono state messe fuori produzione nel 2012 poiché altamente energivore. Tuttavia, potrebbero essere ancora presenti in casa e, per questo motivo, occorre sapere che vanno smaltite in contenitori appositamente adibiti presso le isole ecologiche: questo perché le lampadine a incandescenza contengono al loro interno un filamento di metallo in tungsteno, pericoloso e inquinante. In alternativa, è possibile portarle presso i rivenditori autorizzati, che si occuperanno personalmente del loro smaltimento;
● Lampadine alogene: anche la maggior parte di queste lampadine è stata recentemente messa fuori commercio, con l’eccezione di quei prodotti che presentano caratteristiche particolari come le lampadine alogene direzionali e quelle con attacco G9 e R7S. In ogni caso, le lampadine alogene, così come quelle a incandescenza, devono essere smaltite in appositi spazi dell’isola ecologica poiché esse presentano al loro interno una piccola dose di mercurio, potenzialmente pericolosa sia per l’uomo che per l’ambiente.
Se fino a qualche anno fa, queste due tipologie di lampadine erano quelle più diffuse in Italia, recentemente è stato osservato un notevole aumento dell’impiego di lampadine a basso consumo, tra cui quelle a fluorescenza o quelle a LED che si dimostrano le più vantaggiose dal punto di vista ecologico ed energetico. Occorre dunque sapere esattamente dove gettare le lampadine a basso consumo, così da proteggere al meglio l’ambiente.
Dove si buttano le lampadine usate
Oltre alle speciali tipologie di lampadine alogene ancora in commercio, oggigiorno le lampadine più utilizzate sono quelle fluorescenti compatte, più comunemente chiamate a risparmio energetico.
Queste sono costituite da un tubo di vetro, rivestito internamente da uno strato di polveri fluorescenti, che contiene una piccola dose di vapore di mercurio. La loro struttura le rende particolarmente adatte sia per ambienti interni che esterni, nei quali è richiesta un’illuminazione costante. Se impiegate correttamente, ovvero senza frequenti accensioni o spegnimenti, consentono un risparmio energetico del 70% circa, garantendo anche una lunga durata di vita.
Lampadine fluorescenti possono essere tubolari: conosciute anche come lampadine al neon, hanno caratteristiche simili a quelle fluorescenti compatte, distinguendosi per il fatto che non possono essere direttamente collegate alla rete di alimentazione ma necessitano di un reattore e, talvolta, di uno starter che ne permette l’accensione.
Il mercurio contenuto in queste lampadine costituisce un materiale potenzialmente pericoloso: per questo è necessario che esse siano trattate come RAEE e smaltite presso l’isola ecologica del proprio comune, in appositi cassonetti adibiti alla raccolta differenziata. In alternativa, le lampadine fluorescenti, compatte o tubolari, possono anche essere portate presso un rivenditore, il quale, per legge, deve provvedere al ritiro gratuito in caso di acquisto di una nuova lampadina.
Smaltire le lampadine a risparmio energetico, dunque, è un’operazione che richiede molta cura e responsabilità da parte del singolo cittadino: disfarsi di queste lampadine buttandole semplicemente nel vetro comporterebbe non solo notevoli danni ecologici, ma anche un rischio per la salute di chi, accidentalmente, dovesse venire a contatto con questi prodotti.
Le lampadine a LED dove si buttano?
Tecnologicamente più avanzate, le lampadine a LED (Light Emitting Diodes) sono il futuro dell’illuminazione elettrica e, proprio per questo, presentano alcuni vantaggi decisivi tra cui:
● Durata: le lampadine a LED hanno un tempo di vita che può raggiungere le 30.000 ore, superando notevolmente le 1.000 di una lampadina tradizionale e anche le 10.000 di una lampadina fluorescente. In questo modo, le lampadine a LED possono durare anche 15 anni, non dovendo mai essere sostituite o aggiustate e garantendo, così, un notevole risparmio economico;
● Basso consumo: le spese vengono decisamente attutite anche grazie all’enorme quantità di energia che le lampadine a LED riescono a risparmiare. Queste, infatti, usano circa il 90% di energia in meno rispetto alle tradizionali lampadine a incandescenza, garantendo allo stesso tempo una qualità di illuminazione superiore;
● Resistenza: le lampadine a LED, inoltre, sono particolarmente resistenti agli urti e ai colpi, grazie alla loro struttura e ai materiali di cui sono composte;
Impatto ambientale: contrariamente a quella fluorescenti, questo particolare tipo di lampadine non contiene mercurio, risultando così decisamente più ecologico. Anche in questo caso, comunque, lo smaltimento di questi rifiuti deve avvenire presso i centri di raccolta specializzati: essi, infatti, sono gli unici in grado di trattare adeguatamente le sostanze contenute all’interno delle lampadine a LED, operando inoltre il doveroso riciclo.
Riciclo lampadine
Si sono dunque fin qui osservate le principali tipologie di lampadine e dove esse vanno gettate per garantire il massimo rispetto ambientale. Ma che fine fanno questi prodotti una volta smaltiti? Nella maggior parte dei casi, vengono riciclati, così da ridurre al minimo il loro impatto sull’ambiente: riciclare, infatti, significa riutilizzare al meglio i materiali già esistenti, evitando così di scaricarne alcuni potenzialmente nocivi in natura. In particolare, le lampadine più ecologiche risultano essere quelle a LED poiché sono per il 95% circa riciclabili e, come si è visto, non contengono mercurio o altre sostanze tossiche per l’ambiente.
Occorre sempre ricordare che le lampadine non sono costituite semplicemente da vetro, ma anche da altri materiali quali plastica e metalli, oltreché da gas, mercurio o altre sostanze nocive: per questo motivo vanno sempre smaltite negli appositi cassonetti RAEE presenti presso le isole ecologiche. Nel caso di lampadine a incandescenza oppure di vecchi modelli di lampadine alogene, come si è visto, gli spazi dedicati al loro smaltimento sono differenti, seppure si possano ugualmente trovare presso i centri di raccolta abilitati.
Lampadine riciclo creativo
Un modo intelligente e divertente per non sprecare le lampadine rotte e, allo stesso tempo, non inquinare l’ambiente, potrebbe essere quello di fare un riciclo casalingo: è infatti sufficiente dare sfogo alla propria creatività e originalità per trasformare le vecchie lampadine in oggetti di design e decorazioni per la propria casa. Ecco, allora, alcune idee semplici ma dal grande impatto visivo:
● Addobbi di Natale: per dare ancora più risalto alle decorazioni natalizie, si possono trasformare le vecchie lampadine in addobbi colorati. Basta solamente decorarle con le sfumature di colore preferite e poi appenderle al proprio albero di Natale o in altre zone della casa;
● Contenitore: le lampadine potrebbero diventare anche splendidi contenitori nei quali riporre caramelle, cioccolatini o addirittura spezie per cucinare deliziose pietanze;
● Fioriera: infine, le lampadine usate possono essere trasformate anche in meravigliosi vasetti, nei quali riporre, con la giusta quantità di acqua, i propri fiori preferiti e addobbare in maniera creativa e originale la propria casa.
Il presente testo è aggiornato al 8 Aprile 2021.

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