LA DIFFERENZA TRA BOLLETTA GAS RESIDENTE E NON RESIDENTE

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La bolletta del gas prima e seconda casa prevede dei costi fissi e delle spese variabili, tuttavia rispetto a quanto avviene con le utenze della luce gli oneri di sistema non cambiano in base alla residenza ma alla zona climatica. 

La bolletta del gas residente e non residente, dunque, a parità di localizzazione dell’immobile e consumi ha lo stesso importo, mentre cambia la base di calcolo se l’abitazione di trova in un’altra area climatica
Le bollette luce e gas seconda casa  sono quindi soggette ad alcune differenze sostanziali: l’utenza per l’energia elettrica per la seconda abitazione prevede costi fissi diversi a prescindere dei consumi, l’utenza per il gas prevede invece spese fisse che variano con l’ubicazione dell’immobile. Vediamo nel dettaglio qual è la differenza fra prima casa e seconda casa per le bollette del gas, analizzandone i costi per capire come risparmiare. 

Come funziona la bolletta del gas non residente


Nelle bollette seconda casa non residente l’Autorità non applica nessuna differenziazione nel calcolo dei costi fissi in base alla residenza dell’intestatario delle utenze domestiche. La bolletta gas non residenti è dunque uguale a quella dei residenti, ad eccezione delle variazioni legate alla diversa posizione geografica del secondo immobile rispetto alla prima casa.
Allo stesso modo di quanto avviene con la bolletta della luce, anche quella del gas prevede due tipi di costi: quelli fissi pagati da tutti gli utenti e quelli variabili vincolati ai consumi energetici. In particolare, per le utenze del gas si tiene conto di 6 diverse zone climatiche, ovvero delle aree geografiche differenti in termini di altitudine e condizioni climatiche, considerando le temperature medie annue per determinare il numero di giorni in cui viene acceso il riscaldamento. 
Per ogni zona climatica viene stabilito uno specifico valore del coefficiente C, applicando una formula matematica che utilizza come parametri i gradi giorno (GG) e i giorni di funzionamento del riscaldamento (ng). Dopodiché, il coefficiente C viene usato per convertire il gas misurato in metri cubi in standard metri cubi (Smc), per ottenere infine il costo del gas a seconda del prezzo euro/Smc, ovvero la quota energia.


Le 6 zone climatiche presenti in Italia sono:
●    Zona climatica A – meno di 600 gradi giorno (ad esempio Lampedusa 568 GG);
●    Zona climatica B – da 600 a 900 gradi giorno (ad esempio Palermo 751 GG);
●    Zona climatica C – da 901 a 1400 gradi giorno (ad esempio Napoli 1034 GG);
●    Zona climatica D – da 1401 a 2100 gradi giorno (ad esempio Roma 1415 GG);
●    Zona climatica E – da 2101 a 3000 gradi giorno (ad esempio Milano 2404 GG);
●    Zona climatica F – oltre 3000 gradi giorno (ad esempio Belluno 3043 GG).
 

Aumento della bolletta del gas seconda casa


Quando si parla di utenze del gas per le seconde abitazioni non esiste un aumento specifico che colpisce solo queste bollette, infatti i rincari e le riduzioni interessano tutte le forniture allo stesso modo. 
Se ad esempio aumentano le spese fisse per il trasporto e la gestione del contatore l’incremento riguarda tutte le utenze del gas, mentre se un singolo fornitore accresce il costo euro/Smc il rincaro colpisce solo i clienti della compagnia.
La bolletta del gas seconda casa è infatti legata alle stesse dinamiche che interessano le utenze del gas prima casa, quindi il costo finale dipende dai consumi energetici, dalla zona climatica e dal prezzo pagato a seconda del proprio contratto. Le spese fisse sono stabilite da ARERA, perciò non dipendono dai fornitori, così come la zona climatica è vincolata all’ubicazione dell’immobile e non può essere modificata.
Al contrario, gli unici due aspetti sui quali è possibile intervenire sono il fornitore e i consumi di gas. Nel primo caso è possibile valutare le offerte disponibili sul mercato libero e vedere se esistono delle offerte più vantaggiose, per capire se vale la pena cambiare fornitore per risparmiare. Nel secondo caso, invece, è possibile ottimizzare l’efficienza energetica della seconda abitazione, per ridurre i consumi e abbassare i costi in bolletta. 
 

Il costo della bolletta del gas seconda casa


Per capire quanto si paga di più in bolletta del gas sulla seconda casa bisogna considerare le diverse zone climatiche, infatti se la prima e la seconda abitazione fanno parte di due aree differenti sono soggette all’applicazione di due coefficienti diversi. 
In questo caso quindi, a parità di consumi di gas in metri cubi, il costo in Standard metri cubi non sarà lo stesso, in quanto saranno utilizzati due coefficienti C distinti. 
Inoltre, la quota energia composta da euro/Smc incide anche nel calcolo degli oneri di sistema e della spesa per il trasporto e la gestione del contatore, poiché queste voci sono formate da una quota fissa e una quota energia legata al consumo. 
Per questo motivo una diversa zona climatica dell’abitazione comporta costi diversi per tutte le voci principali dell’utenza, dalla spesa per la materia prima gas naturale agli oneri di sistema della bolletta del gas della seconda casa.
 

Domiciliazione delle bollette del gas seconda casa


Secondo la legge non esistono restrizioni per la domiciliazione delle bollette alla stessa persona, purché venga indicata qual è l’abitazione di residenza. Ciò vale per l’utenza elettrica, in quanto a seconda della residenza vengono applicati costi fissi differenti sulla bolletta. Per l’utenza del gas non è rilevante, infatti il calcolo dei costi in bolletta non dipende dalla residenza ma dalla zona climatica in cui è situata l’abitazione. 
Ovviamente, se l’immobile viene affittato bisogna vedere a chi sono intestate le bollette di luce e gas. Se il padrone di casa è il titolare del contratto di fornitura è anche il responsabile del pagamento delle utenze, tuttavia può richiedere il rimborso all’inquilino in quanto è il consumatore effettivo dell’energia. Altrimenti, l’affittuario può intestarsi le utenze e scegliere il proprio fornitore in modo autonomo, occupandosi anche del pagamento delle bollette. 
 

Come risparmiare sulla bolletta del gas della seconda casa


Se la seconda abitazione si trova in una zona climatica più onerosa, in quanto soggetta a un numero di gradi giorno superiore rispetto a quella della prima casa di residenza, i costi in bolletta a parità i consumi saranno superiori. Ciò succede perché il coefficiente C rilevato sarà più elevato in queste circostanze, influenzando il calcolo degli Standard metri cubi e dunque della quota energia espressa in euro/Smc.
Innanzitutto, è importante scegliere un’offerta gas vantaggiosa, valutando le migliori proposte disponibili sul mercato libero dell’energia in base al proprio fabbisogno energetico. Un prezzo euro/Smc più basso, infatti, consente di ottenere un buon risparmio economico, tenendo conto che la spesa per il gas naturale incide su circa il 40% dei costi in bolletta. Ad esempio, con Next Energy Gas di Sorgenia è possibile usufruire del prezzo bloccato per 12 mesi, con tariffe convenienti per il gas e una fornitura 100% digitale e più sostenibile dal punto di vista ambientale. 
Inoltre, è importante investire nell’efficienza energetica della seconda casa, ad esempio aumentando l’isolamento termico dell’abitazione con un cappotto termico, oppure sostituendo l’impianto di riscaldamento con una caldaia a basso consumo. In questo caso, è possibile optare per una caldaia a condensazione di classe energetica A o superiore, oppure preferire un sistema green come il solare termico, una stufa a biomassa o la pompa di calore
Allo stesso modo, è fondamentale installare un cronotermostato Wi-Fi avanzato per ottimizzare i consumi della caldaia, montare delle valvole termostatiche ai termosifoni anche in caso di riscaldamento autonomo e sostituire i vecchi infissi con serramenti più efficienti e isolanti. Questi interventi possono essere agevolati dalle detrazioni fiscali a partire dal 50%.
 

Il presente testo è stato aggiornato al 14 Gennaio 2022

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