Quando si ricevono le bollette di luce e gas è buona norma controllare gli importi e valutare che i consumi riportati rispondano a quelli effettivi. Anche se sono ancora pochi i consumatori che si preoccupano di controllare regolarmente i consumi tramite la lettura del contatore, in realtà questa pratica dovrebbe diventare il una vera e propria abitudine, per valutare con attenzione i propri consumi e poter scegliere poi, in caso di cambio di contratto, il tipo di tariffa più conveniente alle proprie esigenze. Avendo consapevolezza dei propri consumi, sia per quanto riguarda la luce che il gas, si possono anche riconoscere facilmente eventuali errori nell'emissione delle fatture. Può infatti accadere di riceve una bolletta della luce caratterizzata da costi eccessivi, non corrispondenti a quelli regolarmente pagati. Il motivo di costi eccessivi può essere dovuto a un errore nel calcolo dei consumi oppure all'attivazione di servizi non richiesti. In questo caso, quindi, il consumatore può contestare la bolletta seguendo un iter ben preciso definito dall'ARERA, ossia l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ex Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico (AEEGSI). L'ARERA, per evitare interventi legali per ogni questione riguardante la contestazione di bollette, ha definito nuove procedure che sono entrate in vigore lo scoro anno. In caso di controversia, quindi, si dovrà procedere con un reclamo da inviare tramite raccomandata alla società di vendita che ha recapitato la bolletta. Bisogna sempre ricordare di indicare, all'interno del reclamo, tutte le informazioni utili alla compagnia di vendita per poter riconoscere la tipologia di problema, per cui si dovranno indicare il codice cliente, il numero di matricola del contatore e i codici POD o PDR a seconda che il problema sia relativo a una bolletta della luce o del gas. Naturalmente, poi, andranno indicati gli estremi della bolletta alla quale si fa riferimento e i dati del titolare del contratto.