Limiti potenza wifi nei Paesi
A differenza di quanto si possa pensare, nel nostro Paese e in molti altri nel resto del mondo esistono dei limiti di potenza del wifi. In Italia, valgono le normative F.C.C (Federal Communication Commissions) attive negli USA, nel Canada e nei paesi dell’ex Unione Sovietica; al contrario le norme E.T.S. 300-328 e correlate, promulgate dall’organo Europeo E.T.S.I. (European Telecommunications Standards Institute), sono da considerarsi valide solo per i paesi dell’Unione Europea e Giappone. In particolare, la normativa vigente impone di:
- Non irradiare con una potenza EIRP superiore a 100 mW (equivalente a 20dBm). In questo contesto è opportuno ricordare che con la sigla EIRP si intende la Potenza Isotropica Effettiva Irradiata che indica la potenza che effettivamente viene emessa dall’antenna radio;
- Gli apparati radio Spread Spectrum certificati ETS 300-328 non possono trasmettere con una potenza elettrica effettiva superiore ai 50 mW.
Questi aspetti diventano fondamentali nel momento in cui si procede con la configurazione del router, durante la compilazione delle impostazioni relative al “region setting” dove è necessario indicare il paese di appartenenza. I principali router mettono a disposizione un menù a tendina con alcune opzioni tra le quali gli utenti possono scegliere.
Si tratta di un passaggio fondamentale in quanto, una volta finalizzato, il router wifi utilizza solamente le frequenze radio consentite nel Paese corrispondente. A questo proposito è opportuno ricordare che, ad esempio, in alcuni stati europei è permesso l’uso di 13 canali, mentre in Giappone di ben 14 e negli Stati Uniti solamente 12. Ne consegue che il canale 12 e il 13 non possono essere utilizzati legalmente dai privati Oltreoceano: questo accade perché i primi due sono adibiti unicamente all’uso da parte delle aziende. Infine, il canale 14 è considerato vietato non solo in America, ma anche in Europa e in Giappone.