Manutenzione o revisione?
Anche se spesso utilizzati come sinonimi, manutenzione e revisione sono due differenti processi che, tuttavia, possono essere effettuati in contemporanea. Se la manutenzione, tuttavia, prevede esclusivamente il controllo del bruciatore e dei fumi, nel caso di revisione si può parlare di un vero e proprio controllo totale dell'impianto, per valutarne soprattutto la sicurezza del funzionamento e le emissioni gassose. Quando la revisione viene superata, il tecnico rilascia un bollino blu che rappresenta un vero e proprio attestato di corretto funzionamento. La principale valutazione che viene effettuata durante la revisione riguarda il controllo dei fumi, ossia la misura delle emissioni gassose e delle loro concentrazioni. Nello specifico, il tecnico addetto al controllo potrà valutare la concentrazione di ossido di carbonio: per caldaie con emissioni di questo gas superiori alla normativa si dovrà procedere con una riparazione o, in casi di difficili soluzioni, con una sostituzione. Quando una ditta per la revisione invia il proprio tecnico questi è tenuto a compilare e consegnare una documentazione dell'avvenuta revisione e la scheda del Rapporto di Efficienza Energetica che il proprietario della caldaia dovrà sempre conservare. A differenza della manutenzione, la revisione prevede intervalli di tempo più ampi e va fatta ogni due o quattro anni. Esistono tuttavia delle eccezioni: in qualsiasi momento venga effettuata una riparazione straordinaria, che richiede lo spegnimento della caldaia, infatti, va effettuato un nuovo controllo dei fumi con revisione annessa. La differenza della tempistica, in questo caso, non dipende però dal modello della caldaia, ma dall'area geografica in cui essa è installata. I tempi per la revisione, infatti, variano da regione a regione. Ugualmente, sono differenti i costi, sia del bollino blu (ossia proprio della certificazione) che dell'intervento completo.