ECOQUARTIERI: COSA SONO E PERCHÉ SONO IMPORTANTI

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Gli ecoquartieri sono spazi residenziali atti alla valorizzazione dei territori urbani attraverso obiettivi di tipo sociale, economico e ambientale. 
Si tratta infatti di veri e propri quartieri ecologici o ecodistretti, nati da una programmazione integrata e di insieme, frutto di progetti urbanistici sostenibili sia per quanto riguarda la pianificazione dell'ambiente urbano sia delle specifiche infrastrutture. 
Ma per capire più nel dettaglio cosa sono gli ecodistretti e quali benefici possano apportare al tessuto sociale è importante conoscerne gli aspetti più importanti e i principali obiettivi di sviluppo.
 

Le principali caratteristiche degli ecoquartieri


L'idea alla base dell'edificazione di ecoquartieri è frutto della necessità di creare un ambiente in cui l'individuo possa riconoscere nella natura non soltanto uno spazio, ma un bene comune. Per questo, ogni aspetto del progetto è formulato per assicurare un significativo abbattimento dei consumi energetici e per far sì che l'intero complesso possa raggiungere un elevato grado di autosufficienza.
Le fasi costruttive prevedono il ricorso a materie prime ecologiche, dunque a bassa impronta di carbonio nelle fasi di trasporto, di produzione, di posa in opera e di esercizio e in parallelo, per assicurare ai residenti elevati standard abitativi, vengono adoperati esclusivamente materiali edili sicuri, al cui utilizzo non sono associate emissioni di sostanze pericolose per l'uomo o inquinanti per l'ambiente.
Naturalmente, la progettazione di un ecoquartiere tiene sempre conto dell'impatto che l'estetica degli spazi ha sulla fruibilità, soprattutto per quanto riguarda le aree esterne condivise, nelle quali l'armonia visiva è spesso l'elemento che aiuta a prendere le distanze dalle vecchie logiche di lottizzazione. 
Estetica che, però, viaggia sempre di pari passo alla funzionalità, tramite un progetto lungimirante che tiene conto dell'evoluzione del concetto di comunità e delle esigenze dei cittadini del futuro.
Un altro aspetto che caratterizza fortemente un ecoquartiere è quello legato alla valorizzazione del territorio, che mira a ottimizzare l'utilizzo degli spazi, limitando il consumo di suolo. A ciò si aggiungono una gestione dei rifiuti urbani più virtuosa, la presenza di impianti per il recupero e il riutilizzo dell'acqua piovana e una parallela ricerca dell'efficienza in fatto di trasporti, promuovendo la mobilità dolce e favorendo la riduzione dell'inquinamento ambientale e acustico generato dall'utilizzo di automobili.
Alla luce di tutti gli aspetti che ne definiscono l'identità, un ecoquartiere può essere visto non soltanto come un'importante leva di sviluppo verso stili di vita rispettosi dell'ecosistema, ma come un mezzo per far fronte comune alle nuove sfide economiche e sociali. La valorizzazione dei contesti abitativi urbani può infatti aiutare alcuni territori a recuperare competitività, ma soprattutto ad allinearsi alle principali politiche europee in tema di sostenibilità.
 

Ecoquartieri e comunità energetiche: quali differenze? 


Le caratteristiche che definiscono gli ecoquartieri portano alla luce la necessità di fare chiarezza in merito alla confusione che talvolta si crea con le comunità energetiche rinnovabili. 
Innanzitutto, è bene ricordare che gli ecodistretti sono spazi residenziali mentre le comunità energetiche sono enti legali, associazioni che possono costituirsi tra cittadini privati, enti pubblici locali, imprese oppure attività commerciali. Si tratta, dunque, di due realtà ben distinte, che presentano solo alcuni punti di contatto per quello che riguarda la produzione dell’energia. 
Infatti, le comunità energetiche nascono con la finalità di dotarsi di infrastrutture con cui sfruttare le fonti rinnovabili – un tratto, questo, che hanno sicuramente in comune con gli ecoquartieri. A differenza di questi ultimi, tuttavia, queste associazioni seguono anche un modello che ha come principio cardine l’autoconsumo, favorito dalla condivisione di energia tramite scambio a livello locale: parliamo, quindi, di un vero e proprio esempio di economia circolare.
Infine, è bene ricordare come l’obiettivo degli ecodistretti, a differenza delle comunità energetiche rinnovabili, sia quello di provare a promuovere la sostenibilità a 360 gradi e non soltanto dal punto di vista energetico.
 

Esempi di ecoquartieri


Complice l'eccesso di CO2 rilasciato ogni anno nell'atmosfera, i disastri ambientali dovuti ai cambiamenti climatici e la necessità di dare alle città un'identità più moderna, oggi esistono diversi esempi di ecoquartieri in tutto il mondo. Un modello di quartiere green ampiamente diffuso, ad esempio, è quello posto in essere per recuperare, attraverso una nuova forma di cultura urbana, un'area esistente o in disuso o abbandonata, ma esistono anche realtà ex novo, progettate per valorizzare particolari territori urbani mediante le più innovative tecniche di edilizia sostenibile.
Nello specifico, un esempio di ecoquartiere è quello che, in aderenza con canoni più attuali delle eco-città, migliora le connessioni con il resto del conteso urbano, si sviluppa in funzione dei principali nodi della viabilità e unisce il contesto abitativo a quello delle attività produttive dei servizi. 
In parallelo, offre spazi verdi, genera da sé e consuma energia proveniente da fonti rinnovabili, riduce al minimo sprechi e inefficienze e dispone di opportune certificazioni che attestino la sostenibilità degli edifici.
Naturalmente, anche se spesso si tratta di piccole porzioni di città, i distretti green non devono intendersi come aree distaccate dal contesto urbano né come spazi residenziali a sé: l'ecoquartiere nasce infatti per integrarsi nel contesto e intrecciarsi con tutte le altre attività presenti sul territorio, e se di differenza si può parlare è da intendersi esclusivamente in termini progetto e di identità storico-culturale, sensibilmente diverse al variare delle specifiche peculiarità dei paesi in cui sorgono.
 

Gli ecoquartieri in Italia


Anche nel nostro paese sono presenti modelli virtuosi di ecodistretti costruiti nel rispetto di parametri ambientali, sociali ed economici all'avanguardia. Gli esempi più interessanti, per quanto riguarda ad esempio la Lombardia, sono gli ecoquartieri di Milano, una serie di realtà completamente green tra cui spicca l'innovativa CityLife.
City Life, in particolare, è un vero e proprio gioiello residenziale che unisce estetica, sostenibilità e qualità progettuale. Si compone infatti di un enorme polmone verde, una rete duale che permette il recupero e l'utilizzo delle acque meteoriche, e da edifici -certificati in classe A e alimentati a energia rinnovabile- che dispongono di vetrate a sud-est per beneficiare dell'esposizione solare in inverno e di un sistema frangisole che ripara dall'irraggiamento estivo.
Naturalmente queste porzioni di città a impatto zero continuano a diffondersi a macchia d'olio da nord a sud: oggi esistono infatti diversi villaggi sostenibili, alcuni ancora in cantiere, altri che rappresentano realtà già consolidate; tra questi, l'ecoquartiere di Trento, "Le Albere", progettato da Renzo Piano: un complesso di 18 palazzine che consuma un terzo dell'energia altrimenti necessaria, grazie a un involucro ben isolato, pannelli fotovoltaici e pompe di calore e alimentate da 8 sonde geotermiche.
 

Gli ecoquartieri in Europa


Anche in Europa sonno presenti numerosi quartieri sostenibili, la maggior parte dei quali perfettamente inseriti all'interno di città, in cui concetti come il rispetto dell'ambiente e la vivibilità sono parametri perfettamente integrati in ogni aspetto dello sviluppo urbano. È quello che accade, ad esempio, in Spagna, dove esistono numerosi progetti di distretti green, anche di prossima costruzione.
Nel territorio iberico, a meritare una particolare menzione sono soprattutto gli ecoquartieri a Barcellona, tra i quali si distingue Les Gaures, un’area che comprende appartamenti costruiti in modo sostenibile, impianti aerotermici e ambienti atti a garantire un'elevata qualità dell'aria indoor; ma esisto anche diversi progetti in cantiere e, fra le tante idee attualmente in fase di realizzazione, a spiccare sono anche alcuni ecoquartieri a Siviglia, tutti ideati in linea con i più recenti criteri ambientali.
Uno dei più importanti ecoquartieri d'Europa si trova in Germania, a Friburgo, una città che, ormai da diversi decenni, è un modello su scala globale in tema di sostenibilità. L’ecoquartiere di Friburgo, in particolare, si chiama Vauban, ed è un ampio polmone verde in cui in cui parte delle case sono a basso consumo energetico, altre a surplus energetico e l'utilizzo dell'automobile non è contemplato.
Tra le proposte residenziali più green a livello europeo, non si possono non citare poi quelle di Oslo, una città che ha fatto della sostenibilità il suo cardine principale. La capitale norvegese dispone infatti di un innovativo ecoquartiere ad alta efficienza, alimentato da un impianto geotermico e da numerosi pannelli solari collocati sulle superfici delle abitazioni.
Ma un altro paese considerato all'avanguardia, in questo settore, è la Francia, che con gli ecoquartieri di Parigi è oggi uno degli esempi più virtuosi in tutta Europa. La città ospita infatti il distretto ZAC di Bonne, con area verde annessa di 5 ettari, e il celebre BedZED, un ecoquartiere progettato con materiali naturali e riciclati, a zero emissioni di CO2, le cui case, tutte alimentate da panelli fotovoltaici, hanno impianti di aerazione interna per garantire il ricircolo dell'aria nei mesi invernali.
L'area comprende inoltre giardini e piccoli orti, rigorosamente alimentati dal recupero delle acque meteoriche e di scarto, e colonnine di ricarica di mezzi elettrici con soluzioni di mobilità sostenibile, derivanti dal car-sharing delle automobili dei residenti.
 

Il presente testo è aggiornato al 16 Marzo 2022

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