Negli ultimi anni, il settore energetico è uno di quelli che ha subito le maggiori modifiche da parte del Governo e delle istituzioni. La necessità di trovare nuove soluzioni per migliorare la tariffazione e ottimizzare le spese dei cittadini hanno spinto gli enti e le autorità di controllo ad avviare un lento, ma inesorabile, processo di evoluzione che tra le ultime novità che ha introdotto vede l'abolizione dei maxi-conguagli, con conseguenze eliminazione delle bollette pazze, un fenomeno che ha portato a ben più di qualche malumore tra i consumatori che, molto spesso, si vedevano recapitare bollette energetiche con importi salatissimi a causa di conguagli effettuati senza una precisa logica temporale. La norma sull'abolizione dei maxi conguagli stesa dalla Camera è stata inserita nella Legge di Bilancio 2018 anche se ci sono state non poche tensioni e discussioni prima della sua approvazione definitiva, che ha fatto temere per qualche tempo che potesse non passare. Invece, grazie a un accordo tra le parti, il Governo ha recentemente dato il suo assenso e si è verificata l'approvazione all'unanimità in Commissione, che ha permesso di dare un seguito positivo alla proposta Baldelli, deputato Forza Italia. Il tira e molla che è nato dall'approvazione di questa norma, che in un primo momento sembrava dovesse sfumare ma che in extremis è passata, ha però causato un inevitabile ritardo per la sua entrata in vigore. Infatti, se inizialmente era previsto che l'abolizione dei maxi conguagli fosse dovesse partire già da gennaio, adesso è stato tutto rimandato a marzo ma si può comunque parlare di un successo e di una grande conquista per i consumatori. Questa proposta, infatti, è in discussione da ben due anni e si temeva che continuasse a restare lettera morta visto che si avvicinava il momento dello scioglimento delle Camere, che avrebbe inevitabilmente fatto slittare l'emendamento per l'ennesima volta. La determinazione del promotore e la validità della sua proposta, però, hanno fatto in modo che prima di arrivare allo scioglimento delle Camere arrivasse l'approvazione definitiva e anche se con un ritardo di tre mesi sulla tabella di marcia inizialmente prevista si può dire che si tratta di un successo su tutta la linea per i consumatori.