La tariffa multioraria: a chi conviene veramente?
Quando si parla di tariffa multioraria applicata all'ambito domestico, si fa riferimento alla differenziazione in tre fasce orarie, la F1, la F2 e la F3. Per poter fare richiesta di questa tariffa, per prima cosa, è necessario avere un contatore idoneo, ossia in grado di riconoscere le tre fasce di consumo di energia. Per poter definire conveniente la tariffa multioraria è necessario, per prima cosa, valutare i propri consumi e, soprattutto, gli orari e i giorni in cui si fa maggiore utilizzo di energia.
Per poter affermare di trarre beneficio dalla fascia multioraria si dovrebbe avere più del 60% dei consumi concentrati nelle ore notturne o nei giorni di festa. Questo significa che la fascia multioraria conviene soprattutto a quanti, per lavoro o studio, vivono molto fuori casa durante la giornata e sfruttano la corrente elettrica soprattutto di sera tardi o durante il fine settimana. Bisogna poi sottolineare che quando si parla di tariffe multiorarie non si intendono solo quelle dedicate ai consumi domestici, ma anche e soprattutto quelle destinate alle piccole aziende dotate di partita IVA. Per questa fascia di consumatori, infatti, sono molto convenienti le tariffe definite BTA, ossia Bassa Tensione Altri usi. Questa tariffa fa uso non solo di differenti prezzi a seconda della fascia oraria, ma permette anche di definire la potenza impegnata, che viene pertanto suddivisa in fasce dalla 1 alla 6 per potenze inferiori a 1.5KW fino a potenze superiori ai 16.5 KW.
Anche in questo caso, tuttavia, proprio come succede per l'utilizzo domestico, i parametri che si devono prendere in considerazione per comprendere quale tariffa scegliere sono soprattutto il consumo totale e la distribuzione dei consumi durante la giornata. Per questo motivo, prima di stipulare un tipo di contratto o un altro è fondamentale soffermarsi un momento per effettuare queste importanti valutazioni.