Caldaia a condensazione: come funziona e quanto si risparmia
La sempre maggiore necessità di ridurre i costi legati ai consumi energetici e, allo stesso tempo, di abbassare gli agenti inquinanti per un più corretto impatto ambientale, hanno portato alla progettazione di nuovi mezzi e impianti di riscaldamento. Tra questi, vi sono le caldaie a condensazione . Si tratta di caldaie che funzionano grazie a una differente tecnica di riscaldamento dell'acqua. A differenza delle caldaie classiche, infatti, quelle a condensazione permettono di recuperare il vapore derivante dai fumi di scarico utilizzandolo per un nuovo ciclo di riscaldamento. Anche se le metodologie di funzionamento di questo tipo di caldaia è molto conveniente, va sottolineato che per poter essere effettivamente convenienti, ossia per garantire un reale abbattimento dei consumi, esse vanno utilizzate seguendo specifiche direttive che riguardano soprattutto l'impianto di riscaldamento. Una caldaia a condensazione utilizzata su un impianto classico, infatti, assicura un abbattimento dei costi pari al 10-20% mentre, se utilizzata su impianti radianti, ossia a basse temperature, si possono ottenere risparmi che arrivano anche al 40% rispetto a quelli previsti da chi utilizza una caldaia tradizionale.
Il futuro delle caldaie: le caldaie a condensazione
Una direttiva Europea, la numero 2005/32/CE, entrata in vigore nel 2007, ha vietato la vendita di caldaie tradizionali a favore dei modelli a condensazione per migliorare l'impatto ambientale e abbattere i consumi energetici. Le caldaie a condensazione, infatti, sono meno inquinanti rispetto a quelle tradizionali perché immettono nell'aria una quantità minore di gas di scarico e, soprattutto, tali gas sono caratterizzati da temperature meno alte rispetto a quelli derivanti dalle caldaie classiche. Infatti, in una caldaia di tipo tradizionale, i fumi di scarico vengono subito espulsi all'esterno, quando sono ancora caratterizzati da alte temperature (intorno ai 150°C). Nei modelli a condensazione, i fumi ad alta temperatura vengono riciclati, ossia utilizzati nuovamente per riscaldare l'acqua ed espulsi solo quando non hanno più potere riscaldante, ossia quando la loro temperatura si aggira intorno ai 40°C. Questi dati sono quelli derivanti da una media delle informazioni relative alle caldaie, sia di tipo tradizionale che a condensazione. Per entrambe le tipologie di caldaia, infatti, esistono molti modelli differenti, caratterizzati da consumi diversi tra di loro. Ad esempio, come per i modelli tradizionali, esistono sia caldaie da interno che da esterno, caratterizzate dallo stesso sistema di funzionamento ma con vantaggi e svantaggi differenti. Le caldaie da interno, ad esempio, hanno il vantaggio di non essere soggette alle variazioni del tempo atmosferico, particolarmente sentito soprattutto nelle zone fredde. In questi casi, infatti, si può verificare una maggiore condensa dei fumi e congelamenti notturni. Tuttavia, lo svantaggio di installare una caldaia da interno è sicuramente legato all'ingombro. Viceversa, la caldaia da esterno può essere installata senza problemi di spazio ma, come già accennato, in caso di installazione in aree fredde, necessita di una protezione per evitare il congelamento e la condensa dei fumi. Al di là del posizionamento, da esterno o da interno, le caldaie a condensazione si distinguono tra di loro anche per altri elementi: vi sono, ad esempio, quelle programmabili, quelle con boiler, con sistema anti-blocco o altro ancora.
Incrementare il risparmio con un corretto utilizzo delle caldaie a condensazione
Come già evidenziato, l'installazione di una caldaia a condensazione, senza un adeguato sistema di riscaldamento, permette un risparmio inferiore rispetto a quello che si potrebbe avere quando si fa uso di impianti a bassa temperatura. Tuttavia, per avere la certezza di risparmiare sulla bolletta tramite l'uso di una moderna caldaia non basta solo avere un impianto all'avanguardia e una caldaia a condensazione di ultima generazione. Per poter risparmiare realmente sulla bolletta del gas, infatti, è necessario associare a un ottimo sistema di riscaldamento anche una corretta gestione dello stesso, ad esempio regolando la caldaia in modo che l'ambiente presenti sempre una temperatura intorno ai 20°C e non temperature troppo elevate che, tra l'altro, non sono salutari. Inoltre, per mantenere l'ambiente caldo è fondamentale avere finestre e serramenti isolanti, che garantiscono una tenuta perfetta. La presenza di spifferi è infatti una delle cause che maggiormente influenza la bolletta, visto che si innalzano le temperature della caldaia per cercare di mantenere caldo un ambiente quando, invece, sarebbe solo necessario eliminare gli spifferi. Infine, per avere sempre la certezza di consumi bassi e spese contenute, è fondamentale seguire alla lettera le normative sulla revisione e i controlli della caldaia, che permettono di garantire una perfetta manutenzione e un corretto funzionamento, pulizia dei filtri e delle tubature. Una caldaia mal funzionante, infatti, rappresenta non solo un pericolo, ma anche una fonte di consumi inutili.
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