NUOVE CLASSI ENERGETICHE: QUALI SONO E COSA CAMBIA PER LE ABITAZIONI
Il tema delle classi energetiche è diventato sempre più centrale negli ultimi anni, soprattutto in seguito alle nuove direttive europee e nazionali che puntano a ridurre i consumi e le emissioni degli edifici. La classe energetica di un immobile rappresenta infatti un parametro fondamentale per valutarne l’efficienza, i costi di gestione e persino il valore sul mercato.
Con l’introduzione delle nuove regole, la classificazione degli immobili è stata aggiornata per rendere più chiaro e uniforme il sistema di valutazione. Ma quali sono le nuove classi energetiche? Come si calcolano? E quali conseguenze comportano per i proprietari e per chi desidera acquistare o affittare casa?
Cosa sono le classi energetiche degli edifici
Le classi energetiche sono un indicatore ufficiale che permette di capire quanto un edificio sia efficiente dal punto di vista dei consumi energetici. Ogni immobile, infatti, necessita di una certa quantità di energia per garantire comfort termico e utilizzo quotidiano. Questo fabbisogno viene misurato e tradotto in una scala di lettere e colori, che vanno dalla classe più virtuosa a quella meno performante.
Più la classe è alta, minore è la quantità di energia necessaria per mantenere l’edificio confortevole. Al contrario, un immobile in bassa classe energetica consuma di più, ha costi più elevati in bolletta e un impatto ambientale maggiore.
Le nuove classi energetiche introdotte dalla normativa
Il sistema delle classi energetiche è stato uniformato a livello europeo per garantire maggiore trasparenza e semplicità di lettura. La scala attuale è suddivisa in sette livelli principali, che vanno dalla A4, la più efficiente, fino alla G, la meno performante.
Le nuove classi sono quindi:
- Classe A4: rappresenta il massimo livello di efficienza energetica e include gli edifici a energia quasi zero (NZEB).
- Classe A3: indica edifici molto performanti, con consumi bassissimi.
- Classe A2: buona efficienza, vicina agli standard più avanzati.
- Classe A1: livello alto, ma inferiore rispetto alle A2, A3 e A4.
- Classe B: consumi moderati, migliore rispetto alla media del parco immobiliare italiano.
- Classe C: efficienza discreta, ma con margini di miglioramento.
- Classe D, E, F e G: rappresentano progressivamente edifici meno efficienti, con consumi elevati e necessità di interventi di riqualificazione.
Come si calcola la classe energetica delle case
La classe energetica di un edificio viene determinata attraverso l’APE – Attestato di Prestazione Energetica, un documento redatto da un tecnico abilitato. Questo certificato si basa su diversi parametri, tra cui:
- Indice di prestazione energetica (EPgl): misura il fabbisogno annuo di energia per metro quadro.
- Caratteristiche costruttive: qualità dei materiali isolanti e tipologia di serramenti.
- Impianti di riscaldamento e raffrescamento: efficienza e tipologia di sistemi installati.
- Fonti rinnovabili: presenza di impianti fotovoltaici, solari termici o pompe di calore.
- Zona climatica: condizioni ambientali del territorio in cui si trova l’edificio.
L’insieme di questi elementi permette di attribuire l’immobile a una classe energetica precisa, che deve essere riportata obbligatoriamente negli atti di compravendita e nei contratti di locazione.
Perché le classi energetiche degli edifici sono importanti
La classe energetica non è solo un requisito formale, ma un indicatore che influisce concretamente sulla vita quotidiana e sul valore dell’immobile. Le ragioni principali della sua importanza sono:
- Risparmio economico: un edificio in alta classe energetica consuma meno e riduce i costi in bolletta.
- Valore di mercato: gli immobili efficienti hanno maggiore attrattiva per acquirenti e locatari.
- Benefici ambientali: meno consumi significano minori emissioni di CO₂.
- Accesso a incentivi: molte agevolazioni fiscali e bonus edilizi sono legati al miglioramento della classe energetica.
- Comfort abitativo: vivere in un edificio ben isolato garantisce temperatura stabile e qualità della vita più alta.
Cosa cambia per le abitazioni con le nuove regole
L’aggiornamento delle classi energetiche porta con sé nuove responsabilità e opportunità per i proprietari di immobili. In particolare:
- Maggiore trasparenza: le nuove etichette rendono più chiaro il livello di efficienza di ogni edificio.
- Spinta alla riqualificazione: gli immobili in classi basse necessitano di interventi per mantenere il loro valore.
- Obiettivi di decarbonizzazione: l’adeguamento alle nuove classi è parte del percorso verso la neutralità climatica.
- Mercato immobiliare più competitivo: gli edifici efficienti avranno sempre più vantaggi in termini di richiesta e prezzo.
Le nuove classi energetiche rappresentano un passo importante verso un’edilizia più sostenibile e trasparente. Sapere in quale classe si trova la propria abitazione non è solo un obbligo normativo, ma un’opportunità per migliorare l’efficienza della casa, ridurre i consumi e aumentare il valore dell’immobile.
Investire nell’efficienza energetica significa infatti guardare al futuro: un futuro fatto di edifici più moderni, bollette più leggere e un impatto ambientale ridotto.
Domande frequenti sulle nuove classi energetiche
È obbligatorio riportare la classe energetica quando si vende o affitta casa?
Sì, la normativa prevede che in ogni annuncio di vendita o locazione sia indicata la classe energetica dell’immobile e l’indice di prestazione energetica. Questo serve a garantire maggiore trasparenza per chi acquista o affitta.
Posso migliorare la classe energetica della mia abitazione?
Certamente. Interventi come la sostituzione degli infissi, l’isolamento termico delle pareti, l’installazione di una caldaia a condensazione o di un impianto fotovoltaico permettono di aumentare l’efficienza e quindi migliorare la classe energetica.
Chi rilascia l’APE per determinare la classe energetica?
L’APE (Attestato di Prestazione Energetica) deve essere redatto da un tecnico abilitato iscritto a un ordine o collegio professionale (ingegnere, architetto, geometra). Solo un certificatore accreditato può emettere il documento ufficiale valido a fini legali.
La classe energetica influisce sul valore di mercato di un immobile?
Sì, un’abitazione in classe alta (A o B) ha solitamente un valore maggiore e risulta più appetibile sul mercato, sia in caso di vendita che di affitto. Al contrario, gli immobili in classe bassa rischiano di perdere valore e richiedono interventi di riqualificazione per mantenere competitività.
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