Le accise sui consumi di gas
La terza componente delle imposte sul gas, l'accisa, è una tassa statale ed è la vera e propria imposta sul consumo. L'importo dell'accisa dipende dalla quantità di fonte energetica consumata. Questa tassa varia quindi, prima di tutto, a seconda dei metri cubi di gas consumati: maggiore è il consumo, maggiore sarà l'aliquota che vedremo applicata, secondo il tipico sistema a scaglioni. La variabilità delle accise dipendono anche dalla zona geografica. Ci sono infatti sostanziali differenze tra il Sud e il Nord Italia e particolari condizioni vengono applicate nelle zone dove la rete di distribuzione del metano non è ancora completata. Ancora, si deve considerare il tipo di uso che viene fatto del gas consumato: ad esempio, per l'utilizzo domestico sono previsti costi meno elevati rispetto a quello previsto per altri usi, come avviene per le imprese appartenenti ad agricoltura, artigianato o industria. Nonostante le imposte che abbiamo elencato pesino non poco in bolletta, poiché si tratta di costi imposti dalle istituzioni, e poiché gli elementi della tassazione non dipendono in alcun modo dalle compagnie fornitrici, siamo in presenza di elementi di costo che non possono in alcun modo essere oggetto di trattativa in sede di stipula del contratto. Dunque, non c'è molto che si possa fare per risparmiare su queste imposte - che possono rappresentare anche fino a un terzo della spesa totale per il gas - se non tentare di tenere le spese per la fornitura di gas al livello più basso possibile. In questo modo, sia l'IVA che l'addizionale regionale saranno, in proporzione, un po' meno onerose. Anche per questo motivo è molto importante scegliere con cura l'azienda fornitrice di gas e selezionare l'offerta più conveniente per le proprie esigenze e abitudini. Sul libero mercato, le proposte sono ormai numerose. Una compagnia che si è affermata negli ultimi anni, dimostrando di soddisfare le esigenze dei clienti e proponendo un servizio di qualità a prezzi concorrenziali, è senza dubbio Sorgenia, che ha fatto della trasparenza e della chiarezza delle informazioni date al cliente un punto forte della propria presenza sul libero mercato.
Qualunque sia l'operatore scelto, è molto importante verificare, al momento della stipula del contratto, la trasparenza delle informazioni, e considerare che, sui costi medi per il consumo proposti dalla compagnia fornitrice, comprensivi dei vari costi di gestione, devono essere calcolati e aggiunti anche gli addebiti di imposta. Questo, insieme all'analisi delle bollette precedenti, dovrebbe garantirci la possibilità di fare una stima, il più possibile aderente alla realtà, di quello che andremo a pagare per la fornitura di gas.