FINE MERCATO TUTELATO
La fine del mercato tutelato è stata ulteriormente prorogata dal Decreto Milleproproghe a gennaio 2024 per alcune categorie di utenti (compresi i clienti domestici o consumatori). È importante cogliere l’occasione di questa proroga del mercato tutelato per comprendere appieno cosa succederà con la fine del mercato tutelato e scoprire come non farsi cogliere impreparati per quella scadenza.
Cosa succede con la fine del mercato tutelato
Per comprendere le implicazioni pratiche del passaggio obbligatorio al Mercato Libero è opportuno approfondire il funzionamento del Mercato Tutelato dell’energia elettrica. Il servizio di maggior tutela è un’alternativa opposta al mercato libero dell’energia elettrica e vi aderiscono, tra gli altri, tutti i consumatori che, non avendo ancora scelto un fornitore sul mercato, si allineano automaticamente alle tariffe sancite da ARERA.
È infatti compito dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) garantire al consumatore l’utilizzo dell’energia elettrica a condizioni economiche e contrattuali regolate, stabilite in base all’andamento del prezzo di mercato e aggiornate periodicamente dall’autorità stessa. Appare quindi evidente come chi abbia fino ad ora aderito al Mercato Tutelato abbia goduto di tariffe regolate che, tuttavia, non sempre sono sinonimo di convenienza.
Al contrario, per coloro che hanno aderito al Mercato Libero - cominciato nel 1999 con il Decreto Bersani e nel quale i prezzi sono determinati dalla concorrenza - è possibile godere di offerte particolarmente vantaggiose se si sceglie il fornitore in maniera precisa ed oculata.
A partire da gennaio 2024, con la fine del Mercato Tutelato sarà ancor più importante, per gli utenti che ancora non hanno scelto il proprio fornitore, selezionare quello che ritengano possa meglio rispondere alle proprie necessità e abitudini di consumo. Questo accade in quanto a partire dalla data stabilita dal Decreto Milleproroghe 2020, gli utenti non potranno più avere accesso alle tariffe di maggior tutela.
Slittamento fine mercato tutelato
La fine del mercato tutelato è stata più volte rimandata nel corso degli ultimi anni. A questo proposito è opportuno sottolineare come la liberalizzazione del mercato energetico in Italia sia già cominciata con il Decreto Bersani (1999) che, riprendendo le direttive della Comunità Europea, permetteva produzione, acquisto e vendita di energia elettrica a tutte le società del settore energetico. Si è trattato di un momento cruciale in quanto, sin dalla nazionalizzazione del sistema elettrico del 1962, in Italia era presente un unico fornitore di energia elettrica che deteneva il sostanziale monopolio in questi settori.
Con il Decreto Bersani vengono aperte le porte della libera concorrenza nel mercato energetico nonché alla conseguente nascita di nuove società di fornitori. Nonostante questo, è opportuno sottolineare che tutti i fornitori del mercato energetico devono adeguarsi ad alcune normative stabilite dall’ARERA volte a tutelare i consumatori da truffe dell’energia e pratiche commerciali poco corrette.
Secondo quanto stabilito dal Decreto Milleproroghe la fine del mercato tutelato è fissata per gennaio 2024, data entro la quale sarà ancora più importante che i consumatori domestici scelgano il proprio fornitore luce e gas. È opportuno sottolineare che non è necessario attendere gennaio 2024 per cambiare il proprio fornitore luce e gas cercando l’offerta più conveniente in base alle proprie abitudini di consumo, ma al contrario è preferibile prepararsi per tempo a questa scadenza.
Fine del mercato tutelato: cosa fare
La fine del mercato tutelato pone i consumatori che non hanno ancora aderito al mercato libero dell’energia di fronte a una scelta solo apparentemente difficile: quale fornitore luce e gas scegliere?
Per poter compiere la scelta più consapevole e vantaggiosa possibile è opportuno eseguire un’analisi attenta dei propri consumi domestici e, al tempo stesso, confrontare in maniera quanto più oggettiva le varie offerte. Per quanto riguarda il primo aspetto, si suggerisce di reperire alcune informazioni, tra cui:
- Verificare consumi energetici: si suggerisce di analizzare i consumi presenti in bolletta, che normalmente può essere o ricevuta cartacea scaricata dalla propria area riservata online, tramite e-mail o attraverso l’apposita applicazione per smartphone. L’analisi della bolletta rappresenta una fase cruciale, in quanto consente di poter stimare in maniera concreta i consumi indicativi del nucleo familiare che occupa l’immobile.
- Classe energetica degli elettrodomestici: la classe energetica degli elettrodomestici è una scala che consente di misurare in maniera quanto più oggettiva possibile le caratteristiche e i consumi dei prodotti. La classe energetica migliore è A+++ e identifica elettrodomestici particolarmente performanti dal punto di vista energetico e il cui utilizzo può impattare in maniera minore sul costo totale della bolletta rispetto ad elettrodomestici di classe inferiore.
Una volta stabiliti questi aspetti, è opportuno dedicarsi alla comparazione delle offerte prendendo in analisi alcuni aspetti, tra cui:
- Modalità di pagamento: alcuni fornitori mettono a disposizione un numero limitato di modalità di pagamento. Altri, invece, non solo garantiscono la possibilità di pagare con accredito sul conto corrente, ma anche tramite Paypal, un circuito che assicura pagamenti sicuri. La possibilità di domiciliare sul proprio conto i pagamenti delle bollette consente al consumatore di essere sollevato dall’incombenza del pagamento mensile del canone attraverso il bollettino, solitamente richiesto peraltro in tempi stringenti.
- Possibilità di completare la pratica online: i fornitori luce e gas che conoscono meglio le necessità dei consumatori moderni offrono la possibilità di completare la pratica di registrazione e sottoscrizione del contratto online. Al tempo stesso alcune società di fornitura assegnano a ciascun cliente un’area riservata dalla quale è possibile non solo scaricare le bollette, ma anche verificare le condizioni contrattuali in qualsiasi momento.
- Credibilità del fornitore: da quando il Mercato Libero ha cominciato a diffondersi in Italia, sono nate numerose realtà che sostengono di poter realizzare forniture di qualità. È fondamentale però porre attenzione alla credibilità del fornitore al quale ci si affida per garantirsi un buon livello di servizio.
Data la fine del Mercato di Maggior Tutela e di Tutela è importante che i consumatori che non lo hanno ancora fatto scelgano il proprio fornitore luce e gas, in base alle proprie necessità ed esigenze energetiche.
Cosa succede se alla fine del mercato tutelato non scelgo?
Il decreto Milleproroghe ha posticipato la chiusura del mercato tutelato per le utenze domestiche (per energia elettrica e gas) e per le micro-imprese (per la sola energia elettrica) al 2024, ma - al tempo stesso - ha definito l’obbligo di passaggio al Mercato Libero dell’energia elettrica per le piccole imprese a gennaio 2021.
Al momento non sono ancora chiare le sorti degli utenti che, all’arrivo di gennaio 2024, non avranno ancora effettuato il passaggio al Mercato Libero. Su questo tema la consultazione di settembre 2019 aveva prospettato un passaggio graduale nel tempo con l’obiettivo di adeguarsi alla Direttiva UE 2019/944.
Nonostante non sia ancora stato definito con certezza cosa succeda alla fine del mercato tutelato, è importante che i consumatori provvedano al passaggio al mercato tutelato tenendo presente alcuni accorgimenti, tra cui:
- Non è necessario mantenere lo stesso fornitore: una volta letti attentamente i termini contrattuali della fornitura in essere, è possibile procedere con il cambio di fornitore luce e gas ricercando l’offerta che si preferisce.
- Il cambio di fornitore non comporta, usualmente, nessun costo e di norma la pratica è a carico di del nuovo fornitore che si occupa di effettuare tutte le comunicazioni necessarie al passaggio.
- Non è prevista alcuna interruzione della fornitura luce e gas nel passaggio dal mercato tutelato al mercato libero dell’energia.
- Passare al Mercato Libero può comportare numerosi vantaggi anche in termini economici.
Passare al Mercato Libero prima della fine del mercato tutelato permette di poter valutare con la giusta calma il fornitore più adatto, confrontando le varie offerte presenti sul mercato e scegliendo quella che meglio si adatta alle proprie necessità.
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