MERCATO LIBERO O TUTELATO: LE DIFFERENZE E QUALE CONVIENE
Il mercato dell’energia elettrica e del gas in Italia ha subito una forte trasformazione già da molti anni a partire dal 1999 quando, con il Decreto Bersani, è cominciato il lungo percorso di liberalizzazione energetica.
Il Decreto Milleproroghe ha stabilito che nel Gennaio 2024 verrà sancita la fine del mercato tutelato. Dopo questa data, dunque, i clienti del mercato tutelato dovranno obbligatoriamente passare sotto un gestore del mercato libero. Ad ogni modo, questo passaggio non sarà improvviso e senza preavviso. Infatti, per rispettare le esigenze delle famiglie e delle piccole imprese, in Italia è stata introdotta una offerta denominata Tutela Simile per aiutare l’introduzione al mercato libero. Questa offerta è una via di mezzo tra le due già esistenti, ovvero un contratto di Maggior tutela con le tariffe del mercato libero.
Differenze tra mercato libero e tutelato
Se si va ad analizzare quali sono le principali differenze tra il mercato libero e il mercato di maggior tutela è possibile affermare che la differenza più importante e che interessa maggiormente ai clienti è la variazione del prezzo dell’energia in bolletta. Ma per capire meglio quali sono le differenze tra le due tipologie di mercato, però, è bene sapere nello specifico cosa sono il mercato di maggior tutela e il mercato libero:
Mercato di maggior tutela: è il mercato classico, quello che per anni è stato l’unica scelta possibile per i consumatori. Le condizioni economiche contrattuali, attraverso le quali i consumatori hanno accesso all’energia, sono fissate dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti (ARERA) la quale regola, con scadenza trimestrale, i prezzi dell’energia, tenendo in considerazione il valore delle materie prime presenti sul mercato.
Mercato libero: a differenza del mercato di maggior tutela, il mercato libero è nato in seguito alla liberalizzazione del mercato, più de vent’anni fa, grazie proprio al decreto Bersani. Il concetto che sta alla base di questo mercato è molto semplice: i prezzi non sono più dettati dall’Autorità, bensì dalle singole società elettriche che sono libere di proporre sul mercato i loro prezzi. Proprio per questo, in seguito alle logiche di libero mercato, le tariffe sono il risultato della competizione tra le diverse società.
Ciò che rimane invariato per entrambe le tipologie di mercato sono i costi relativi ai contatori, alle imposte e alle reti. Quello che cambia, invece, sono i prezzi relativi ai servizi di commercializzazione della bolletta e della fornitura. A giudicare da questo quadro, da una parte i consumatori sono più protetti sotto il mercato di maggior tutela. Dall’altra, però, anche nel mercato libero è stato creato un apposito sistema di vigilanza, gestito dall’Antitrust in collaborazione con l’ ARERA, al fine di garantire una corretta gestione dei prezzi. In questo modo vengono garantiti i diritti dei consumatori, senza limitare in modo eccessivo il mercato.
La libera concorrenza tra le diverse società comporta una serie di dinamiche e politiche commerciali che alza la competizione tra gli operatori presenti sul mercato. Per questo, le offerte del mercato libero che arrivano al cliente finale sono più convenienti rispetto a quelle che arrivano dal mercato di maggior tutela.
Le bollette costano meno nel mercato libero o tutelato
Nonostante il 1 Gennaio 2024 verrà chiuso definitivamente il mercato di maggior tutela per l’elettricità, poco più del 40% degli utenti è ancora legato a questo tipo di mercato. La differenza sostanziale che c’è tra mercato di maggior tutela e il mercato libero è che gli utenti appartenenti al mercato tutelato pagano secondo l’aggiornamento previsto ogni tre mesi del tariffario dell’Autorità per l’energia (ARERA); mentre chi è nel mercato libero paga secondo una tariffa che viene negoziata con il fornitore, e che in genere è più bassa rispetto a quelle del mercato tutelato. Inoltre, questa offerta è valida per un determinato arco di tempo; il che tiene al sicuro il consumatore da eventuali rialzi dei prezzi.
Detto questo, però, è anche vero che i rischi sono presenti anche per coloro che hanno scelto di affidarsi al mercato libero. Il risparmio nella bolletta, infatti, può passare anche per quei tipi di contratti a prezzo fisso, il quale non viene modificato soprattutto nei casi di rialzo di prezzi previsti dal mercato dell’energia. Come in ogni mercato aperto, le condizioni cambiano e, quindi, ne trae vantaggio e risparmio solo chi ha la voglia e la costanza di cercare la tariffa migliore per le proprie esigenze.
Un altro aspetto è che nel mercato libero i fornitori propongono, affianco alle tariffe, servizi e prodotti aggiuntivi al consumatore finale per distinguersi dai diretti competitori, come ad esempio tariffe particolari per determinati periodi, oppure l’utilizzo di strumenti digitali ed app per una più corretta gestione dei consumi. Anche in questo caso la differenza la fa l’attenzione con cui si valutano e si scelgono le proposte degli operatori.
Meglio mercato libero o maggior tutela
Per sapere se sia meglio il mercato libero o a maggior tutela, in seguito a quanto detto, il mercato libero risulta più conveniente per il fatto che è la concorrenza stessa a fare il prezzo. Inoltre, il mercato libero porta con sé alcuni vantaggi:
Migliore risposta: le offerte gas e luce sono numerose e sono fatte su misura in base alle esigenze del consumatore;
Offerte: grazie alla concorrenza sul mercato, i costi delle offerte sono generalmente più economici;
Sconti e premi: le società di energia appartenenti al mercato libero presentano sconti, premi e altri servizi aggiuntivi nelle proprie offerte, per attirare i nuovi clienti e fidelizzare quelli già esistenti;
Offerte dual: le offerte dei fornitori energetici permettono di scegliere un unico gestore per il gas e per l'energia elettrica, cosa non possibile per il mercato a maggior tutela.
È importante valutare secondo le proprie necessità i numerosi contratti di energia e gas che il mercato libero ha da offrire, per poi scegliere le tariffe più convenienti. Per capire se conviene di più il mercato libero o il mercato a maggior tutela, prima è necessario capire quali sono le proprie esigenze energetiche e successivamente considerare quale fornitore possa soddisfare al meglio le proprie necessità pratiche, nonché abbia una visione green con cui ci si sente in sintonia.
Il presente testo è aggiornato al 4 Maggio 2023
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