In Italia, la presenza contemporanea di mercato libero e mercato tutelato ha generato una serie di dubbi e incertezze, da parte dei consumatori meno informati, sulle possibilità di risparmio reale sulla bolletta della luce.
Se da un lato, quindi, sono ancora poche le persone che si sono rivolte al mercato libero, dall'altro va evidenziato che i consumatori che hanno fatto questa scelta sono molto attenti e aggiornati sulle caratteristiche delle diverse tariffe offerte dai vari fornitori. Tuttavia, i più curiosi e i più esperti in materia di energia non si fermano solo a valutare le varie proposte provenienti dai fornitori italiani, ma si guardano intorno, per valutare come viene gestita la vendita di energia negli altri paesi, in particolare in quelli europei.
Quanti hanno effettuato questo tipo di indagine avranno potuto facilmente notare come le tariffe medie per la fornitura dell'energia elettrica delle varie nazioni europee sono molto inferiori rispetto a quelle italiane. Nello specifico, se si confrontano i costi a parità di consumo medio annuo, in alcuni paesi europei e nello specifico in Germania, in Spagna e in Francia, si potrebbe arrivare a risparmiare quasi cento euro all'anno. La differenza principale non sta tanto nel costo netto della materia energia, ossia non dipende dal costo dell'energia pura quanto piuttosto dai costi aggiuntivi, ossia dalle diverse voci che si possono ritrovare in bolletta.
Pertanto, se da un lato la quota energia è simile, il costo della bolletta italiana risulta maggiormente influenzata dalle imposte e dalle tasse. Va tuttavia sottolineato che la liberalizzazione dei mercati energetici non ha riguardato solo l'Italia ma anche le altre nazioni dell’Unione Europea: tuttavia l'Italia è stata l'ultima in ordine, almeno tra le nazioni con le quali viene solitamente effettuato il paragone, ossia Germania, Francia e Spagna. Questo significa che in Italia vi sono ancora una serie di parametri da normalizzare e già si prevede che con la completa liberalizzazione dei mercati si potranno registrare delle medie tariffarie più convenienti rispetto a quelle ora esistenti. Va infine sottolineato che se per il gas la differenza di costi tra l'Italia e l'Europa è molto evidente, per quanto riguarda l'energia elettrica le discrepanze sono molto più attenuate.