Il riscaldamento con boiler elettrico
La conformazione di questo meccanismo è a monte del problema dei consumi: infatti, l'impiego di elettricità richiesto per riscaldare e mantenere a temperatura costante l'acqua utilizzata per i servizi casalinghi comporta che il caldo bagno elettrico pesi notevolmente sui bilanci familiari. Infatti, il rendimento energetico del boiler elettrico, stando alle stime di Legambiente, presenta una media molto bassa (circa il 10%), il che, peraltro, si spiega tenuto conto che si utilizza elettricità per produrre calore, elettricità che a sua volta (nella maggior parte dei casi) è prodotta a sua volta con l'effetto termico derivante dalla combustione delle fonti fossili (carbone in primo luogo). I consumi del boiler elettrico si attestano tra quelli che maggiormente incidono sulla bolletta energetica: si stima, infatti, che l'impiego di un caldo bagno di potenza pari a 1.000 watt comporti un consumo medio annuo di circa 2.000 kWh, pari ad oltre otto volte il consumo nello stesso periodo di tempo di un frigorifero classe A. L'incidenza sulla bolletta è salata: si aggira, sempre in media, intorno al 70% dei consumi elettrici. Ecco perché uno dei primi consigli per risparmiare sui consumi per il riscaldamento dell'acqua sanitaria è sicuramente quello di sostituire il boiler elettrico con un modello a metano (la classica caldaia), che di per sè assicura risparmi superiori ai 300 euro annui, andando a recuperare in breve tempo il più elevato costo di acquisto e installazione. Se, però, non è possibile procedere in tal senso esistono alcune indicazioni da seguire per ridurre al minimo gli sprechi e risparmiare.