AREE BIANCHE, GRIGIE E NERE: COSA SIGNIFICANO NELLA FIBRA OTTICA

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Quando si parla di fibra ottica e di piani di sviluppo della rete in Italia, si incontrano spesso espressioni come aree bianche, aree grigie e aree nere. Queste definizioni non sono casuali, ma indicano in maniera chiara e ufficiale il livello di copertura della banda ultralarga nei diversi territori. 

Conoscere il significato di queste classificazioni è fondamentale per capire quali sono le prospettive di connettività in una determinata zona, se sono previsti investimenti pubblici o privati e quale livello di servizio internet è disponibile.

Cosa sono le aree bianche, grigie e nere

Le aree bianche, grigie e nere sono una classificazione stabilita dall’Unione Europea e adottata anche in Italia per distinguere il grado di copertura delle reti a banda larga e ultralarga. Questa suddivisione serve a pianificare gli interventi infrastrutturali e a individuare dove sia necessario l’intervento pubblico per colmare il cosiddetto digital divide.

Ogni area, quindi, viene definita in base al numero di operatori che offrono servizi di connettività a velocità almeno pari a 30 Mbps, e alle prospettive di sviluppo nei prossimi anni

Le aree bianche

Le aree bianche rappresentano le zone del Paese considerate a fallimento di mercato, ovvero quelle in cui nessun operatore privato ha manifestato interesse a investire per la realizzazione di reti a banda ultralarga. Sono generalmente territori rurali, piccoli comuni o zone montane dove la domanda è bassa e i costi di infrastrutturazione troppo alti.

In queste aree, l’intervento pubblico diventa fondamentale per garantire a tutti i cittadini il diritto a una connessione veloce e affidabile. 

Caratteristiche principali delle aree bianche:

  • Assenza di operatori: nessuna azienda ha investito in reti a banda ultralarga.
  • Digital divide marcato: la connessione disponibile è spesso lenta o instabile.
  • Intervento pubblico necessario: lo Stato finanzia l’infrastrutturazione per garantire parità di accesso.

Le aree grigie

Le aree grigie sono zone dove è presente un solo operatore a fornire servizi di connettività a banda ultralarga. Questo significa che c’è una copertura minima, ma non sufficiente a garantire concorrenza e prezzi competitivi.

In tali aree, l’utente ha un accesso migliore rispetto alle zone bianche, ma non ha possibilità di scelta tra più fornitori. Per questo motivo, anche in queste zone è previsto un certo grado di intervento pubblico, con l’obiettivo di favorire l’ingresso di altri operatori e ampliare le possibilità di connettività.

Caratteristiche principali delle aree grigie:

  • Presenza di un solo operatore: copertura limitata e mancanza di concorrenza.
  • Servizio disponibile ma non ottimale: connessione a banda ultralarga presente, ma non uniforme.
  • Supporto pubblico parziale: incentivi per stimolare nuovi investimenti privati.

Le aree nere

Le aree nere sono quelle considerate economicamente vantaggiose per gli operatori, in quanto vi è una forte concentrazione di domanda e una densità abitativa elevata. In queste zone sono già presenti almeno due operatori che forniscono servizi di connettività a banda ultralarga, il che assicura una copertura adeguata e un livello di concorrenza favorevole ai consumatori.

Qui non è previsto intervento pubblico, poiché il mercato garantisce da solo un servizio efficiente e competitivo. Generalmente si tratta di città, centri urbani e zone economicamente sviluppate.

Caratteristiche principali delle aree nere:

  • Presenza di più operatori: almeno due forniscono servizi a banda ultralarga.
  • Alta qualità della connessione: velocità elevate e stabilità di rete.
  • Concorrenza di mercato: prezzi e offerte più vantaggiose per l’utente.

Perché questa classificazione è importante

La suddivisione in aree bianche, grigie e nere non è solo una questione tecnica, ma uno strumento strategico per la pianificazione del futuro digitale del Paese. Grazie a questa classificazione è possibile:

  • Individuare le zone svantaggiate: per concentrare lì gli investimenti pubblici.
  • Promuovere l’inclusione digitale: riducendo le differenze tra aree urbane e periferiche.
  • Stimolare la concorrenza: favorendo l’ingresso di nuovi operatori nelle aree grigie.
  • Accelerare la transizione digitale: garantendo accesso a servizi online, smart working e didattica a distanza.

Le aree bianche, grigie e nere rappresentano un elemento chiave per comprendere lo stato della connettività in Italia e le strategie di sviluppo della fibra ottica. Sapere in quale area si trova il proprio comune significa capire quali sono le prospettive di copertura, i tempi di intervento e le possibilità di accedere a una connessione internet veloce e stabile.

Questa classificazione, oltre ad avere valore tecnico, ha un impatto diretto sulla vita quotidiana delle persone, perché determina quanto velocemente e in che misura ciascun territorio potrà beneficiare delle opportunità offerte dal digitale.

Domande frequenti sulle aree bianche, grigie e nere

Come faccio a sapere se vivo in un’area bianca, grigia o nera?

Per verificare in quale area si trova la propria abitazione è possibile consultare i siti ufficiali dedicati alla copertura della banda ultralarga, come il portale di Infratel Italia o i servizi messi a disposizione dai principali operatori di telecomunicazioni. Basta inserire l’indirizzo completo per avere una stima della copertura attuale e dei piani di sviluppo previsti.

Se abito in un’area bianca, quando arriverà la fibra ottica? 

Nelle aree bianche gli interventi sono gestiti tramite progetti pubblici, come il Piano BUL o il programma Italia a 1 Giga. I tempi di realizzazione dipendono dalla zona e dall’avanzamento dei lavori del concessionario incaricato. In generale, le aree bianche sono prioritarie perché senza copertura di mercato, ma è sempre consigliabile verificare sul portale Infratel lo stato aggiornato dei cantieri.

In un’area grigia posso cambiare operatore internet?  

Sì, ma nelle aree grigie è presente un solo operatore con infrastruttura a banda ultralarga. Questo significa che si può cambiare fornitore di servizi internet, ma la rete fisica rimane la stessa. Con il tempo, l’obiettivo dei programmi pubblici è favorire l’ingresso di altri operatori per aumentare la concorrenza e migliorare le offerte disponibili.

Le aree nere hanno già tutta la copertura disponibile?

Le aree nere sono quelle con maggiore concentrazione di operatori e infrastrutture: qui la copertura a banda ultralarga è già ampia e diversificata. Tuttavia, questo non significa che non ci saranno ulteriori miglioramenti: nelle città e nei centri urbani le aziende continuano a investire per portare la fibra ottica fino alle abitazioni (FTTH) e offrire connessioni sempre più veloci e stabili.

 

Il presente testo è aggiornato al 23 Dicembre 2025
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