COSTO ENERGIA ELETTRICA
MERCATO TUTELATO

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Il costo dell’energia elettrica è una componente importante nella spesa totale della bolletta, tale da incidere in maniera significativa sul prezzo finale che il consumatore deve corrispondere.

Costi energia elettrica Mercato Tutelato

A differenza di quanto si possa pensare, il costo dell’energia elettrica nel mercato tutelato non è uguale per tutti i fornitori.

I costi dell’energia nel mercato tutelato, come nel mercato libero, sono espressi in kilowattora (kWh), un’unità di misura utilizzata per calcolare e successivamente fatturare i consumi in bolletta dell’energia elettrica al consumatore: 1 kWh rappresenta l'energia assorbita in 1 ora da un apparecchio che ha la potenza di 1 kW.

Per poter comprendere l’incidenza del costo dell’energia elettrica sul prezzo finale nel mercato libero dell’energia complessivo dovuto dal consumatore è opportuno ricordare quali siano le principali componenti del costo dell’energia della bolletta:

  • Costo materia prima: come viene definito sul sito ARERA, il costo della materia prima è “l’insieme degli importi fatturati relativamente alle diverse attività svolte dal venditore per fornire l’energia elettrica al cliente finale”. Appare evidente che questa voce di spesa rimanda al costo sostenuto dal rivenditore per portare l’energia elettrica o il gas nell’abitazione dei consumatori. In particolare, è opportuno sottolineare che all’interno del costo della materia rientrano non solo l’acquisto, ma anche la distribuzione e la commercializzazione della corrente e del gas;
  • Spese di trasporto e di gestione del contatore;
  • Spesa per oneri di sistema;
  • Totale imposte e IVA.

 Il costo della materia prima può variare in maniera significativa a seconda che il consumatore aderisca al servizio di maggior tutela o al mercato libero (quest'ultimo sarà l'unico a rimanere in vigore, per i clienti privati, dopo il gennaio 2024): nel primo caso è infatti l’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e i Sistemi Idrici che stabilisce trimestralmente i costi per l’energia in proporzione all’andamento del mercato e dei costi.

Con la definitiva introduzione del mercato libero saranno esclusivamente i singoli fornitori a stabilire il prezzo dell’energia in bolletta ed è importante ricordare che questa voce di costo viene contrattualmente fissata con la stipula dell’accordo con il fornitore del mercato libero.

Pertanto, appare evidente come la principale differenza tra il servizio di maggior tutela e il mercato libero si concretizzi nella possibilità di stabilire, nel secondo caso, il costo della materia prima. Per evitare di incorrere in truffe dell’energia è opportuno ricordare che comunque le altre voci di costo sopra citate - escluso quello per l’energia elettrica - devono essere uguali per tutte le società di fornitura elettrica. A questo punto si può ben comprendere quanto possa essere vantaggioso per gli utenti passare al mercato libero grazie alla possibilità di scegliere la società di fornitura che offre un costo dell’energia più basso e competitivo rispetto non solo al servizio di maggior tutela, ma anche agli altri fornitori. 

È opportuno ricordare che le componenti del costo energia all’interno del mercato tutelato sono specificatamente descritte all’interno delle bollette dell’energia elettrica. Prendendo ad esempio la fattura inviata ad un cliente da Sorgenia, sotto la dicitura ‘’totale spesa’’ presente in prima pagina troviamo, con una grafica colorata e molto diretta, quattro voci: spesa per l'energia elettrica, spesa per il trasporto energia, gestione contatore e oneri di sistema, altre partite, IVA, imposte e bolli.

Ogni voce prevede un costo in euro. La somma di tutti i singoli elementi determina il costo totale della spesa. Nella seconda pagina si trovano le specifiche delle singole voci con eventuali differenziazioni in fasce orarie del prezzo dell'energia in base alla scelta del cliente. Il costo dell'energia si determina dall'insieme di alcuni elementi:

  • PE: prezzo energia, ovvero il costo che deve affrontare il venditore per poter acquisire l'energia e rivenderla al singolo consumatore;
  • PD: prezzo dispacciamento. Con tale termine si considerano i costi che derivano dall'esigenza di mantenere sempre una fornitura costante di energia, bilanciando le eventuali perdite nella rete. Quindi è il prezzo che viene effettivamente pagato tra l'energia che viene immessa nella rete e quella che è direttamente utilizzata dall'utente finale;
  • PCV: prezzo della commercializzazione e vendita, copre i costi di pubblicità e commercializzazione che sono tenuti dalle singole aziende fornitrici di energia.
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Costo kwh Servizio Maggior Tutela

Per comprendere come possa cambiare il prezzo dell'energia elettrica tra il mercato libero e il servizio tutelato, è necessario comprendere come venga effettuato il calcolo dei costi in quest'ultimo.

Per prima cosa, quindi, bisogna comprendere che per arrivare all'utente finale, l'energia elettrica deve effettuare tre passaggi:

  • Generazione: in questa prima fase avviene la produzione vera e propria dell’energia elettrica. È opportuno ricordare come, soprattutto nell’ultimo anno, la produzione di energia elettrica in Italia si è spostata sempre più verso le fonti rinnovabili (energia eolica, idroelettrica), prevedendo un progressivo abbandono di quelle non rinnovabili (tra cui gas naturale e petrolio); 
  • Trasporto: l’energia, completata la fase di “generazione”, deve raggiungere alcune aree di accumulo e gestione. Si tratta della fase più complessa nel nostro Paese, in quanto non siamo ancora capaci di provvedere appieno al fabbisogno energetico della Nazione in maniera del tutto autonoma. Per questo le società di fornitura si trovano spesso a dover importare la materia prima, con un conseguente aumento di questa voce di costo nelle offerte proposte ai consumatori. 
  • Distribuzione agli utenti: durante questa terza fase l’energia elettrica raggiunge fisicamente le case degli utenti.

Nel servizio di maggior tutela, tutti i costi legati ai tre differenti passaggi sono definiti in maniera precisa e trasparente dall'ARERA. Questo ente, con cadenza trimestrale, aggiorna i prezzi di vendita dell'energia valutando i costi di quest'ultima all'interno dei mercati. In particolare, viene preso in considerazione l'andamento delle quotazioni delle due materie prime necessarie per la produzione di energia, ossia il petrolio e il gas.

Costo per l'energia: differenza Mercato Tutelato e Libero

Il costo per l’energia può variare in maniera significativa a seconda che si aderisca al mercato libero o al servizio di maggior tutela. A questo proposito è opportuno sottolineare che le tre fasi sopra descritte sono valide anche per le società di fornitura del mercato libero e che, allo stesso tempo, il secondo e il terzo passaggio hanno costi sostanzialmente identici in quanto definiti sempre da ARERA.

Ciò che rende le offerte dei fornitori del mercato libero più vantaggiose è il costo netto dell’energia che essi possono stabilire in maniera autonoma e indipendente dall’Autorità e tenendo presente i prezzi utili per creare un sistema concorrenziale. Di conseguenza, questa voce di costo tende ad essere sempre inferiore rispetto a quello proposto dal mercato tutelato.

Inoltre, il risparmio in bolletta può essere compreso e ancor più apprezzato non solo valutando il costo a kWh, ma considerando complessivamente i consumi totali annui degli utenti. Bisogna altresì ricordare che alcuni fornitori energetici del mercato libero propongono contratti con prezzo bloccato per i primi 12 mesi dalla sottoscrizione della fornitura: questo aspetto consente al consumatore, a differenza di quanto accade nel mercato tutelato, di avere sempre lo stesso valore di spesa per il costo della materia prima.

In conclusione, è possibile affermare che la principale differenza tra le tariffe in mercato libero e quelle in mercato tutelato è rappresentata dalla voce del costo netto dell'energia. Tutte le altre spese, infatti, sono praticamente le stesse.

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