La rettifica della bolletta
A seconda del fornitore con il quale si ha il contratto della luce o del gas, le modalità di richiesta della rettifica possono essere leggermente differenti. Tuttavia, oggi quasi tutte le società di fornitura presentano un sito internet tramite il quale è possibile accedere alla propria pagina cliente ed effettuare una serie di procedure e richieste. Tra queste, anche quella della rettifica della bolletta. Basterà cercare il pulsante relativo alla voce bollette o fatture (che naturalmente può riportare una dicitura differente a seconda del fornitore) e cercare tra le diverse voci relative alle bollette e ai loro pagamenti, quella relativa alla rettifica. Per completare l'operazione sarà solo necessario inserire la lettura rilevata sul proprio contatore. Non sarà necessario riportare altre informazioni perché, operando dalla propria pagina personale, il fornitore potrà facilmente riconoscere il numero identificativo del cliente e tutte le informazioni necessarie. La conferma dell'avvenuta registrazione delle letture indicata avverrà tramite posta elettronica, all'indirizzo fornito dal cliente nel momento della creazione alla propria pagina personale.
La possibilità di effettuare rettifica delle bollette è valida solo per le fatture con lettura stimata, ossia per le bollette per le quali non è stata effettuata l'auto-lettura o non si è avuta la lettura da parte del tecnico del distributore. La richiesta di rettifica prevede il rimborso dell'importo versato per il pagamento in eccesso. Va sottolineato che la richiesta di rettifica può essere inoltrata indipendentemente dalle modalità di fatturazione (bolletta cartacea o fatturazione elettronica) e di pagamento (bollettino postale, bonifico, carte elettroniche o domiciliazione bancaria). Quando i pagamenti avvengono regolarmente tramite bollettino postale, ossia se il fornitore non dispone delle coordinate bancarie per procedere al rimborso, esso verrà applicato alla bolletta, ossia si sottrarrà il credito alla fattura successiva. Quando non si dispone di un account per la pagina personale sul sito del fornitore, la richiesta di rettifica può essere inviata tramite posta raccomandata: in tal caso la risposta del fornitore, sempre tramite raccomandata, dovrà essere spedita entro 40 giorni dalla ricezione della richiesta di rettifica. In caso di riconoscimento dell'errore di lettura, il rimborso verrà inviato entro 90 giorni, ossia come accredito sulla prima bolletta utile. In caso di ritardo nell'accredito il consumatore ha diritto a un indennizzo pari a 20 euro ogni 90 giorni di ritardo fino a un massimo di 270 giorni.