DISDETTA LUCE E GAS:
ECCO COME EFFETTUARLA
Scopri come effettuare correttamente una disdetta della tua fornitura di luce e gas evitando di incorrere in costi aggiuntivi.
La disdetta di luce e gas, con la cessazione del contratto di fornitura, può essere richiesta per vari motivi. Ecco l'iter per portare a termine questa operazione correttamente, per non ritrovarsi con un doppio abbonamento o senza alcuna fornitura.
In quali casi chiedere la disdetta
Il caso più comune in cui viene richiesta la disdetta di luce e gas è il cambio di gestore per ottenere un risparmio economico, perché si decide di optare per un'offerta su luce e gas più conveniente rispetto alla precedente. Si può richiedere la cessazione del contratto di fornitura anche quando si deve cambiare casa. Se i nuovi inquilini sono pronti a subentrare, tuttavia, un’alternativa è il cambio di intestazione del contatore, affinché non venga momentaneamente disattivato.
La richiesta di cessazione del contratto di fornitura di gas ed energia prevede una procedura da seguire con attenzione.
Cosa occorre per richiedere la cessazione del contratto
Per richiedere la chiusura del contratto con l'azienda, o le aziende se luce e gas vengono erogati da due fornitori diversi, bisogna fornire una serie di dati. Innanzitutto i dati anagrafici, l'indirizzo dell’abitazione, i codici PDR e POD, che identificano l'utente. Bisogna, inoltre, comunicare la data in cui si vorrebbe concludere il contratto, per poter continuare a usufruire dei servizi fino al cambio di gestore o all'arrivo dei nuovi inquilini. Infine, bisogna effettuare l'autolettura dei contatori per comunicare il consumo effettuato fino al momento della chiusura del contratto.
Come inviare la domanda di disdetta
Per effettuare la chiusura del contratto di luce e gas occorre contattare il fornitore per ricevere le indicazioni su come procedere. Questo per evitare che si commettano errori e che la procedura di chiusura del contratto non vada a buon fine. In genere è possibile richiedere la cessazione del contratto contattando telefonicamente l’assistenza clienti del fornitore oppure scaricando e inviando l'apposito modulo dal sito. Sarà compito del fornitore notificare al cliente l'avvenuto ricevimento della richiesta di disdetta di abbonamento e la data di cessazione del rapporto.
Costi e tempistiche della disdetta
Nel libero mercato, ogni compagnia di energia e gas ha tempistiche e costi differenti per quanto riguarda la disdetta. Prima di effettuare la richiesta è bene controllare nel contratto i tempi di preavviso. Infrangendoli, infatti, oltre ai costi previsti si rischia di pagare una penale.
Per gli utenti del servizio a maggior tutela il costo della disdetta del servizio luce e gas è di 23 euro. Per completare la procedura di disdetta occorrono due giorni. Nel caso in cui i tempi dovessero essere superiori sarà possibile ottenere un indennizzo. Se la disdetta per il gas non viene confermata entro i due giorni, l'utente riceverà un indennizzo di 30 euro. L’indennizzo per l'energia elettrica, invece, varia a seconda del ritardo: 35 euro in caso di quattro giorni, 70 se trascorre una settimana lavorativa e 105 se i tempi sono ancora più lunghi.
Nei casi in cui la disdetta avviene a causa di problemi con la fornitura che non dipendono dall’utente (ad esempio furti di energia o corrente, problematiche relative all'impianto che non rispecchia i termini del contratto) non dovrà essere pagata alcuna penale.
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