Tipologia di utenza altri usi
La fornitura è per usi diversi da quelli domestici. Ad ogni tipologia di utenza corrisponde una specifica tariffa.
Utenza: significato
Nel campo della fornitura dell'energia elettrica, viene definita utenza la persona o la cosa che usufruisce di un bene o un servizio (ovvero la fornitura). Nello specifico, quando si parla di utenza, si fa riferimento all'abitazione o all'immobile (sia esso un negozio, un'azienda, un ufficio, ecc.) al quale viene associato un contratto di fornitura di energia elettrica stipulato tra l'azienda fornitrice e il soggetto che se ne fa carico. Per questa ragione, esistendo tipologie di contratto differenti (secondo la normativa italiana in materia di energia elettrica e liberalizzazione del mercato) è opportuno sottolineare che esistono due categorie fondamentali di utenza: quella domestica e quella altri usi.
Tipologia di utenza: la differenza tra quella domestica e altri usi
Quando si parla di tipologia di utenza si fa riferimento a due principali forme contrattuali ovvero la fornitura ad un utenza domestica e quella per utenza usi diversi. Si definisce fornitura ad utenza domestica quella tipologia di contratto che prevede l'utilizzo dell'elettricità o della luce fornita nella propria abitazione, nei locali annessi, le eventuali postazioni di ricarica per i veicoli ad elettricità nonché applicazioni annesse all'abitazione come pompe di calore, ecc. L'utenza deve essere fornita di un solo contatore e di un unico numero detto POD. Si definisce, invece, fornitura per utenza usi diversi quella tipologia contrattuale che prevede l'utilizzo dell'energia elettrica o della luce fornita in una attività commerciale, negozio, locale, ecc.
Differenze contrattuali
Come accennato, in base alla tipologia di utenza (sia essa domestica o per altri usi), bisognerà richiedere al proprio fornitore un tipo differente di contratto. Tuttavia, è opportuno sottolineare che per le utenze domestiche le aziende possono stipulare due contratti differenti: la cosiddetta utenza residente e quella non residente, che possono consistere in offerte commerciali differenti. Nello specifico, con queste due sottocategorie si fa riferimento ad una tariffa specifica per il cliente finale che risiede nell’abitazione alla quale è associato il contratto per la fornitura di energia elettrica (utenza domestica residente) oppure ad una tariffa ideata per le seconde (ad esempio per le seconde case) in cui il soggetto che sottoscrive il contratto per la fornitura non risiede. Per quanto riguarda i contratti relativi alle utenze ad usi diversi, questi non prevedono una sottocategoria. Pertanto, un cliente dovrà stipulare un contratto con il fornitore che offre condizioni contrattuali che maggiormente si confanno alle sue esigenze.
Chi può sottoscrivere un contratto con tipologia di utenza altri usi?
Essendo un contratto per una tipologia specifica di clienti, il soggetto che richiede la sottoscrizione di un contratto per utenza altri usi deve necessariamente possedere determinate caratteristiche. In primis, è opportuno specificare che questo servizio può essere richiesto anche dai piccoli consumatori (rigorosamente non domestici) ovvero condomini, garage e similari. Per tutti i clienti che desiderano sottoscrivere un contratto per utenza altri usi sono richieste le seguenti caratteristiche: • devono rientrare nella categoria delle piccole imprese (negozi, professionisti con partita iva, piccole aziende); • devono impiegare un numero pari o inferiore a cinquanta dipendenti; • devono presentare un fatturato annuo o un bilancio totale di valore non superiore ai dieci milioni di euro.
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