Sm3
Standard metro cubo, cioè un metro cubo di gas alle condizioni di riferimento di 288,15 K (= 15 °C) e di 101,325 kPa (= 1,01325 bar).
Lo Standard Metro Cubo (in sigla Sm3 o Smc) è l'unità di misura standard per individuare la quantità di gas presente, in condizioni standard di pressione e temperatura (rispettivamente stabilite convenzionalmente 1,01 bar/101,325 kPa e 15 °C/288,15 K), all'interno di un metro cubo di materia prima. Si tratta di uno degli indici più importanti per la misurazione del gas naturale impiegato con finalità energetica.
La misurazione del gas
Il processo di utilizzo del metano come combustibile energetico per le utenze domestiche e industriali, concluso in seguito ai diversi processi di estrazione, trasporto e distribuzione, è inevitabilmente influenzato dalle caratteristiche specifiche della materia prima: queste ultime possono essere, a loro volta, intrinseche o dipendere da fattori esterni, come le condizioni di temperatura, altitudine e pressione che sono presenti durante la distribuzione in conduttura. Questo secondo elemento incide notevolmente nella identificazione del quantitativo di materia prima oggetto della fornitura, dal momento che a disparità di condizioni è possibile rinvenire differenti quantitativi di gas per il medesimo volume: in altri termini, modificandosi parametri come la pressione o la temperatura (indici che influenzano la concentrazione degli elementi gassosi) verranno a modificarsi anche i quantitativi di materia prima esistenti in un determinato volume. Per chiarire questo concetto è necessario premettere che esistono numerosi indici con i quali misurare il gas: per ognuno di essi è in vigore una specifica unità di misura. Le più importanti sono rappresentate dal volume, dalla pressione e dal Potere Calorifico. Rinviando al prosieguo la trattazione in ordine al volume (che segna la differenza tra metro cubo standard (sm3/smc) e metro cubo normale (nm3/nmc), si può qui anticipare che: - la pressione indica il livello di forza che agisce sulla quantità considerata di materia prima, generalmente espressa in bar; - il potere calorifico, invece, indica il contenuto energetico della materia prima, da intendersi come quantità di calore liberata dalla combustione a condizioni di riferimento standard.
La misura del volume del gas
Per quanto riguarda più specificamente la misura del volume del gas, è necessario premettere che quest'ultimo è composto da diversi elementi, dagli idrocarburi (principalmente metano) e altri composti (tra i quali l'anidride carbonica e l'azoto). La presenza di questi elementi in percentuale variabile, secondo una quantità definita composizione molare, altera inevitabilmente il volume effettivo di gas combustibile: essa viene considerata preliminarmente ai fini della verifica della qualità della materia prima. Tuttavia, come anticipato, esistono anche altre variabili che possono influenzare, durante le operazioni di distribuzione e trasporto, la concentrazione della quantità di gas presente in ogni metro cubo. Questo fattore, astrattamente, può determinare incredibili inefficienze dal punto di vista tanto della resa energetica effettiva quanto della contabilizzazione della materia prima effettivamente transitante sugli impianti e consegnata alle utenze finali. E' proprio per evitare questo genere di inconvenienti che si è deciso di ricorrere, limitatamente ai processi di somministrazione del gas naturale, a dei parametri standard cui riferirsi per indicare la quantità di materia prima fornita. A tal fine è stata istituita la misura costituita dal Metro Cubo Standard (o Sm3 o Smc). Questa prende in considerazione l'esistenza di due fattori fissi: - una pressione fissata convenzionalmente ad un millibar; - una temperatura media di 15 °C. Lo Standard Metro Cubo, nonostante il riferimento al volume, non indica questo dato ma, come più volte ribadito, la quantità di sostanza esistente per metro cubo in condizioni standard. Nel metro cubo normale (Nm3) la sostanza si trova in condizioni normali, quindi con una temperatura di 0 °C e pressione paragonabile a quella atmosferica: ciò implica che si tratta della quantità di materia presente in un metro cubo a condizioni normali. Viceversa, il metro cubo standard (Sm3) indica la quantità di materia in condizioni standard: secondo la legge del gas, significa che tra le due misure l'Nm3 risulta maggiore rispetto all'Sm3 per un rapporto pari a 1,0549 (nel senso che 1 Nm3 = 1,0549 Sm3).
L'importanza del metro cubo standard
Come detto, la misura Sm3 risulta dalla definizione di condizioni standard di temperatura e pressione: ciò permette di avere a disposizione parametri uguali in qualsiasi condizione di fornitura e distribuzione della materia prima. Ciò rileva essenzialmente ai fini del calcolo dei consumi (oltre che delle effettive quantità trasportate sulla rete di distribuzione): infatti, sulle bollette energetiche risultano fatturate le quantità in Sm3 di materia prima consumata nel periodo di riferimento. Ciò permette agli utenti di pagare sempre per la stessa quantità di energia, a prescindere dalle variazioni di temperatura e pressione che dovessero verificarsi, influenzando l'effettiva quantità di gas erogato. Se così non fosse e, in alternativa, si contabilizzassero i consumi in base ai metri cubi erogati in condizione normale, non si terrebbe conto dell'effettivo livello della fornitura, introducendo intollerabili discrepanze tariffarie a seconda delle condizioni di riferimento in una determinata area geografica.
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