Il travaso nella Rete nazionale di distribuzione
La relativa semplicità delle fasi appena descritte non deve trarre in inganno. Al fine di consentire all'ente di gestione della rete di distribuzione nazionale e, conseguentemente all'Autorità energetica, di poter calcolare i quantitativi di approvvigionamento di materia prima proveniente dai terminali di rigassificazione, è necessario procedere a stime esatte della quantità volumetrica di gas che viene immessa all'interno dell'infrastruttura di distribuzione. E' per questo che le direttive dell'Autorità impone la redazione di appositi Codici di Rigassificazione alle società che si occupano di questo servizio. All'interno di questo codice è essenziale individuare, oltre alle specifiche concernenti l'ente di rigassificazione, i processi utilizzati e la natura delle importazioni acquisite, anche gli indici medi di immissione all'interno della rete nazionale. In altri termini, l'ente di rigassificazione deve indicare la stima del send out massimo giornaliero, e cioè la capacità produttrice stimata proveniente da quel determinato impianto o catena di impianti. La determinazione delle quantità massime di send out giornaliero sono rilevanti a diversi fini. Innanzitutto, esse decretano la capacità di conferimento che può essere assicurata su ogni punto di accesso alla rete nazionale o locale di distribuzione: in proposito si fa riferimento al concetto di capacità di rigassificazione come la quanittà di conferimento di cui ciascun impianto può offrire garanzia ai singoli utenti interessati (la rete nazionale o quella locale di distribuzione). Questo indice è solitamente stimato in riferimento al volume di Gnl che può essere consegnato al terminale in un dato periodo, elemento che permette di calcolare, all'esito del processo di rigassificazione, la quantità di materia prima allo stato gassoso che può lecitamente attendersi nel medesimo periodo considerato. Inoltre, la determinazione del send out massimo giornaliero ha rilievo anche ai fini della determinazione delle tariffe che devono essere corrisposte dai gestori del trasporto alle imprese di rigassificazione: secondo quanto previsto da ciascun Codice di Rigassificazione, infatti, l'impresa stessa opera un corrispettivo riferito alla capacità relativa ai punti di entrata moltiplicato per la quota di send out massimo giornaliero: ne consegue che la tariffa di immissione sarà tanto più alta quanto maggiore sarà il rapporto esistente tra capacità di rigassificazione e send out ottenibile dal singolo terminale.