MJ
Mega Joule = 1.000.000 joule (riferimento al Sistema Internazionale).
Il mega joule (in sigla MJ) è un multiplo del joule (il cui simbolo è J), unità di misura normalmente utilizzata per misurare la forza del lavoro e dell'energia derivante dalla reazione di una determinata materia prima: secondo i parametri individuati dal Sistema Internazionale, il mega joule è pari ad un milione di joule.
Cos'è il joule?
Si anticipava che il joule rappresenta un'unità di misura dell'energia, del lavoro e del calore che risultano prodotti, in un dato arco temporale o lungo una determinata distanza, dalla reazione o dalla combustione di una determinata sostanza che può produrre energia (alias, una fonte energetica). Dal momento che esistono numerose tipologie di reazioni e numerose modalità in cui l'energia può essere liberata, è chiaro già in premessa che il joule è una misura variabile e intercambiabile con altre. Un esempio in tal senso è dato dalle calorie, cioè il livello di energia/calore sviluppato dalle reazioni della sostanza energetica considerata. Per quanto riguarda l'individuazione e misurazione del joule, in ambito fisico si considera questa unità di misura composita, nel senso che la sua determinazione avviene combinando più fattori di base. In particolare, nel campo della produzione di energia il joule può essere considerato come misura della quantità di lavoro che può essere svolta impiegando una determinata forza per una certa distanza temporale o spaziale: in altri termini, il joule identifica la quantità di energia prodotta per metro o per secondo da un certo quantitativo di materia e, conseguentemente, la quantità di lavoro che può essere realizzata in tali condizioni. Ad esempio, nel campo dell'energia elettrica, il joule indica la quantità di lavoro richiesta per poter erogare la potenza sprigionata da un watt al secondo: da ciò consegue che è corretto affermare che 1 joule è pari alla potenza di 1 watt/secondo. Come già detto, però, esistono molte altre reazioni di equivalenza, posto che il joule indica il quantitativo di lavoro e non la fonte di energia: per questo motivo è possibile sostituire l'elettricità con il calore, oppure con la forza meccanica o con quella derivante dalla pressione, in modo tale da utilizzare il joule per esprimere il lavoro esercitato dalle calorie, dai newton/metro o dai pascal/metro cubo.
I mega joule
Da quanto detto finora deriva l'importanza specifica di questa unità di misura quale strumento per valutare il potere espresso da una determinata sostanza. Rimanendo sempre nel campo dell'energia elettrica, se consideriamo un joule equivalente ad un watt/secondo, però, dobbiamo anche rendere evidente che la quantità di energia e di lavoro considerate con una singola unità risulta piuttosto contenuto. In altri termini, singoli joule indicano grandezze molto piccole, assolutamente imparagonabili rispetto ai potenziali energetici e lavorativi resi possibili dalle attuali tecnologie a disposizione dell'uomo. Ne è derivata la necessità di diffondere l'applicazione, soprattutto in campo energetico, dei multipli del joule, i quali sono appunto utilizzati per definire le capacità produttive, distributive e di approvvigionamento energetico che è possibile riscontrare nel mercato. Se si torna alla relazione di equivalenza prima descritta, secondo cui un joule è pari a un watt/secondo, ne deriviamo l'importanza dei multipli ove procedessimo al passaggio successivo, considerando cioè che un kilowattora (kWh) risulta equivalente a 3.600.000 joule (cioè a 3,6 MJ). In particolare, il joule possiede i seguenti multipli: - il kJ (kilo joule), che vale 1.000 joule; - il MJ (mega joule), equivalente ad un milione di joule; - il GJ (giga joule), pari ad un miliardo di joule; - il TJ (tera joule), che comprende 100 giga joule.
L'impiego nella fornitura di energia
L'utilizzo delle fonti energetiche per alimentare le utenze domestiche e industriali si misura essenzialmente nella forza di lavoro (a sua volta, volta ad assicurare il riscaldamento, la produzione di altra energia come l'elettricità, o il moto meccanico, e così via) che può essere ottenuta da un certo quantitativo di materia prima (come il gas naturale). Ne deriva l'importanza dei MJ per determinare la capacità di lavoro in questione, che può essere a sua volta resa equivalente ai kWh per l'elettricità o al potere calorifico per il gas naturale. Quest'ultima misura la capacità del gas di produrre energia attraverso la combustione ed è pari alla forza sprigionata per ogni metro cubo di gas consumato entro un certo periodo di tempo. Ne consegue che il potere calorifico può essere misurato in mega joule per metrocubo (MJ/Smc). Il potere calorifico, oltre a qualificare la classe energetica della materia prima impiegata è inoltre fondamentale per individuare il prezzo del gas e preventivare le quantità di consumi necessari ad alimentare le utenze di destinazione per i periodi di riferimento considerati.
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