L'importanza dell'infrastruttura UE per il mercato italiano
L'evoluzione del sistema delle infrastrutture UE riveste un'importanza generale tanto per i diversi Paesi Membri, quanto, in particolar modo, per il mercato italiano. In generale, le interconnessioni permettono di risolvere le possibili criticità derivanti da condizioni di carenza di materia prima o da ciclici periodi di emergenza nell'approvvigionamento energetico: in questo modo, si fronteggiano tutti i potenziali disturbi che deriverebbero agli utenti di un mercato non unificato, potendo ciascun Paese (e, per il suo tramite, ciascun gestore) ricorrere a numerose linee di approvvigionamento diverse (secondo una logica che permette di avere delle "riserve" nel flusso di immissione cui ricorrere in caso di emergenza). Questo discorso è tanto più importante per quei Paesi, come l'Italia, che dipendono fortemente dall'importazione per rispettare il proprio fabbisogno energetico: rimanendo unicamente sull'analisi dei consumi di gas, il nostro Paese dipende essenzialmente dalle linee di interconnessione estere. Il sistema integrato dell'infrastrutture tra paesi europei permette, quindi, un accesso sicuro e semplice per l'acquisto e la vendita di energia oltre il confine nazionale. Peraltro, in un mercato estero-dipendente come quello italiano, l'efficienza dell'infrastruttura UE presenta numerosi vantaggi. Oltre alla già evidenziata capacità emergenziale, infatti, è possibile aggiungere: - il minor costo della materia prima in un mercato aperto a numerosi esportatori; - una maggiore programmabilità del quantitativo di materia prima necessario a soddisfare i consumi; - la creazione di un mercato perfettamente concorrenziale, dove i consumatori hanno la possibilità di rivolgersi anche a società estere, così da ridurre i costi in bolletta per la fornitura di materia prima.