GREENLAB, L’ENERGIA DEL FUTURO FA TAPPA IN PUGLIA

All’incontro, nella sede di Bari di CNA Puglia, gli esperti di Sorgenia hanno illustrato agli artigiani e imprenditori della Confederazione Nazionale Artigianato le possibilità aperte dalle comunità energetiche rinnovabili e dal power purchase agreement per l’autosufficienza e il risparmio energetico

Una giornata di confronto per esplorare, insieme agli associati di CNA Puglia, gli scenari per l’autosufficienza e il risparmio energetico che si possono aprire per le realtà produttive del territorio grazie alle comunità energetiche rinnovabili e al power purchase agreement. È questo il senso dell’incontro “Greenlab: l’energia del futuro”, che si è svolto il 22 febbraio nella sede della Confederazione Nazionale Artigianato di Bari, con la partecipazione degli esperti di Sorgenia e, per CNA Puglia, del presidente Daniele Del Genio e del presidente Unione Impianti Michele Piccione.

“Questa iniziativa è nata con l’obiettivo di incontrare le realtà produttive di CNA locali, artigiani e imprenditori potenzialmente interessati a esplorare i vantaggi che potrebbero derivare per le loro attività dall’utilizzo delle energie rinnovabili, magari sfruttando soluzioni innovative - spiega Martina Arosio, commercial project engineer - Energy Communities della divisione Sales Business & Green Tech di Sorgenia - Ma allo stesso tempo è stata un’occasione per farci conoscere dagli installatori locali, con i quali in futuro potremmo stringere partnership e far partire nuove collaborazioni”.

“Si è trattato di una prima tappa di un percorso che in futuro potrebbe proseguire con nuovi appuntamenti - aggiunge Andrea Zara, Business sales development manager di Sorgenia - puntiamo infatti ad ampliare la rete con altre Regioni e province italiane, magari proprio sulla base dell’esperienza sperimentata in Puglia, un territorio particolarmente vocato al fotovoltaico per le sue caratteristiche di Regione del Sud, dove l’energia solare è una vera ricchezza. Più in generale, nel tempo abbiamo stabilito relazioni anche con altre associazioni di categoria, a dimostrazione della scelta di Sorgenia di approfondire le relazioni con il mondo associativo e con i territori”.

I “TEMI CALDI” DELL’INCONTRO

Al centro del confronto con gli imprenditori locali, come dicevamo, ci sono stati due temi principali: le comunità energetiche rinnovabili e il power purchase agreement, la modalità che consente alle imprese di non farsi carico dei costi di realizzazione degli impianti fotovoltaici, ma di utilizzarli “as a service” per un determinato numero di anni stringendo un accordo di acquisto a prezzo concordato con la società fornitrice di energia, che si occuperà della costruzione e della manutenzione dell’impianto.

“Sulle comunità energetiche rinnovabili si è creata una grande curiosità nel mondo delle imprese dopo la recente pubblicazione del decreto del ministero dell’Ambiente che le regola - spiega Martina Arosio - Ora le aziende vogliono capire quali sono le opportunità che derivano da questo modello, sia in termini di impatto economico sia di impatto sociale sul territorio”.

“Di comunità energetiche rinnovabili si è molto parlato sui media negli ultimi mesi - sottolinea Andrea Zara - e ora che il decreto è arrivato in porto si è generata una grande attenzione per capire come potranno essere implementate in campo aziendale. Finora abbiamo registrato l’interesse di molte pubbliche amministrazioni locali, ma si inizia a fare strada l’idea che anche le imprese potrebbero essere inserite in questi progetti. Per loro ci sarebbe a portata di mano un duplice vantaggio: generare effetti positivi sul territorio, anche dal punto di vista sociale, ad esempio consentendo alle fasce svantaggiate della cittadinanza di ottenere energia a prezzi vantaggiosi, abbassare sensibilmente le emissioni di anidride carbonica, e ottenere un vantaggio di business grazie al risparmio dei costi in bolletta”.

LE POTENZIALITÀ DEL POWER PURCHASE AGREEMENT

Uno degli aspetti più interessanti emersi dall’incontro con gli imprenditori di CNA Puglia, che rappresentano molti artigiani e PMI - ma anche aziende più grandi ad esempio nel campo dell’industria alimentare e della trasformazione - è stata la possibilità di integrare i vantaggi delle comunità energetiche rinnovabili con quelli del power purchase agreement.

“Abbiamo raccontato quello che facciamo illustrando anche use case ed esperienze concrete i due modelli - argomenta Martina Arosio - che sono anche armonizzabili tra loro”. A spiegare come è Andrea Zara: “Il PPA consente alle aziende di non investire nell’impianto fotovoltaico, ma di comprare ciò che produce, e questo modello può essere applicato anche a una comunità energetica rinnovabile. In sostanza si tratterebbe di affidarsi a un soggetto che investe, che vende energia e che si occupa di realizzare la comunità attorno all’impianto, in modo da ottimizzarne tutte le dimensioni: quella energetica, quella di sostegno alla comunità e quella finanziaria. In questo modo, non essendo più necessaria una spesa upfront, il finanziamento dell’investimento non sarebbe più una barriera”.

I RAPPORTI CON GLI INSTALLATORI

L’incontro di Bari è stato anche un’occasione per conoscere installatori locali che potrebbero collaborare con Sorgenia. “Abbiamo illustrato agli installatori presenti il nostro modello operativo - spiegano Martina Arosio e Andrea Zara - Prevede come punto fondamentale la pianificazione e il controllo unitario e centralizzato dei nostri standard. Ma le attività operative si svolgono per il tramite di partner locali, in un modello di relazione che può essere anche a due vie. Non soltanto quindi l’incarico che Sorgenia affida a un installatore locale: c’è anche la possibilità che l’installatore si faccia promotore di un progetto che scaturisce dalla sua rete di contatti sul territorio, e che poi realizzerà per conto di Sorgenia”.

I FEEDBACK DELLE IMPRESE

La reazione delle aziende che hanno partecipato a Greenlab è stata sicuramente di interesse, ma anche - in alcuni casi - di disorientamento rispetto a un contesto che cambia rapidamente. “Attorno alle comunità energetiche rinnovabili si è stratificato nel tempo un forte rumore di fondo, dovuto anche al fatto che il decreto ministeriale si è fatto attendere per mesi - spiega Martina Arosio - A questo si aggiunge per gli imprenditori la difficoltà di essere puntualmente al corrente degli strumenti di incentivazione disponibili, sui quali spesso fanno fatica a focalizzarsi a causa di misure che a volte arrivano ad accavallarsi”.

“Per le imprese non è semplice stare dietro a tutte queste opportunità - conclude Andrea Zara - quello che sarebbe necessario adesso è uno sforzo di semplificazione, che renda meno complicato l’accesso alle comunità energetiche rinnovabili per le imprese. Per aiutarle in questo percorso il ruolo delle confederazioni e delle associazioni di categoria è estremamente importante, e molte realtà se ne stanno facendo carico, come nel caso di CNA, che a Bari ha anche attivato uno sportello per l’energia. Il tema delle comunità energetiche rinnovabili è ancora un terreno di sfida, perché presenta complessità attuative e regolamentari: quello che è necessario per superare questi ostacoli è che a livello locale si creino collaborazioni, e in questo le aziende possono diventare un driver di accelerazione importante”.