SORGENIA FIRMA GLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI DI RENAULT ITALIA

L’Head of Direct Sales Mattia Milanesi: “Sbarchiamo nell’automotive collaborando con un top player internazionale. È una salto di scala, dimostrazione del fatto che le nostre tecnologie greentech sono competitive e interessanti anche per i grandi gruppi”

La partnership con Renault che ha portato Sorgenia a realizzare l’impianto fotovoltaico al servizio degli headquarters della casa automobilistica francese in Italia, nella sede romana di via Tiburtina, rappresenta una pietra miliare per la digital energy company: si tratta infatti del primo contratto con una grande casa automobilistica internazionale, che a sua volta apre la strada a nuove forme di collaborazione.

A raccontare il senso del progetto è Mattia Milanesi, Head of Direct Sales di Sorgenia.

 

MATTIA, PARTIAMO DA UNA DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Stiamo parlando del nuovo impianto fotovoltaico della sede Italiana del Gruppo Renault, che riguarda gli edifici di Renault Italia, quelli del centro di formazione del gruppo e quelli di Mobilize Financial Services Italia. Si tratta di circa 850 pannelli distribuiti sui tre edifici, che coprono complessivamente una superficie di 1.700 metri quadrati, per una potenza di 398 kilowatt di picco e una produzione annua di 509mila kilowattora da fonte solare.

Le prestazioni di questo impianto consentiranno a Renault Italia di soddisfare più del 50% del proprio fabbisogno elettrico complessivo, per arrivare a toccare il 75% quando le condizioni climatiche saranno più favorevoli, quindi in estate, in linea con gli obiettivi di transizione green dell’azienda fissati dal piano “Renaulution”.

 

QUALI RISULTATI SARÀ POSSIBILE OTTENERE GRAZIE AL NUOVO IMPIANTO?

Il progetto va nella direzione della riduzione dell’impronta carbonica scelto dalla multinazionale francese dell’automotive, e consentirà un taglio delle emissioni di anidride carbonica che supererà i 194mila kilogrammi, equivalenti alla messa a dimora di 3.158 alberi. Si tratta di un passo ulteriore verso la decarbonizzazione del gruppo, che testimonia il suo impegno Esg e di responsabilità sociale, oltre che di una scelta che consentirà il contenimento dei costi energetici: con l’autoconsumo e l’autoproduzione di energia verde ci sarà infatti un risparmio tangibile sulle bollette elettriche.

 

QUAL È PER SORGENIA IL VALORE AGGIUNTO DI QUESTA COLLABORAZIONE?

È il primo approdo in un comparto estremamente interessante dal punto di vista del business, che evidenzia come la nostra proposta, in termini di tecnologie greentech, sia interessante per un top player dell’automotive, un brand in grado di darci una visibilità importante anche in chiave europea. È uno step significativo che ci proietta oltre l’ormai solido rapporto che abbiamo con il mondo delle piccole e medie imprese, per fare - da azienda al 100% italiana - un salto di scala. E ovviamente ci auguriamo che sia soltanto il primo di una serie di accordi di questo genere.

 

COME SI È SVILUPPATO NEL TEMPO IL PROGETTO?

I contatti con Renault sono iniziati nel 2022, e nel tempo si è creato un confronto che ha portato a un rapporto solidissimo, che ci ha consentito di essere fornitori dell’azienda anche per luce e gas.

 

QUALI SONO STATI LE SFIDE PRINCIPALI CHE AVETE AFFRONTATO IN QUESTA ESPERIENZA?

Un primo aspetto con il quale ci siamo misurati sono i tempi decisionali lunghi che caratterizzano le attività di questi grandi gruppi internazionali. Dal punto di vista operativo, siamo stati impegnati anche nelle verifiche strutturali preliminari su tutte le coperture, organizzando le prove di carico in sito per accertarci che gli edifici fossero in grado di sostenere i pannelli. Quanto infine alle caratteristiche tecniche, si tratta di un impianto abbastanza tradizionale, sul quale abbiamo utilizzato inverter di tipo europeo che hanno massimizzatori di potenza per garantire la produzione ottimale di energia.