CER DI BERTONICO, IL SINDACO: “PUNTIAMO A DIVENTARE UN MODELLO DI SMART CITY”

Intervista al primo cittadino del piccolo centro nel lodigiano, tra i primi ad aver sperimentato la comunità energetica rinnovabile

“Abbiamo creduto subito, fin dall’inizio, alla possibilità di realizzare una comunità energetica rinnovabile a Bertonico: per questo abbiamo deciso di prendere parte al progetto pilota nazionale nel 2020, e nel 2021 siamo effettivamente partiti”. A raccontare come è nato e come si sta sviluppando il progetto della Cer a Bertonico è Angelo Chiesa, sindaco del piccolo centro in provincia di Lodi, in Lombardia.

Il comune è uno degli apripista per questa nuova forma di condivisione dell’energia: “È un motivo di orgoglio per una piccola comunità come la nostra - afferma il sindaco - è il nostro contributo concreto alla transizione energetica del Paese”.

 

Quante famiglie potranno accedere a questa energia pulita e condivisa?

A Bertonico abbiamo installato sul tetto della mensa della scuola primaria e sulla palazzina servizi della protezione civile i due impianti fotovoltaici per una potenza rispettivamente di 25 kilowatt e di 8,9 kilowatt. Della comunità fanno parte diverse utenze comunali e 15 famiglie, ma al momento ci sono 31 richieste di cittadini e consumatori pendenti, che attendono di poter entrare nella Cer “Songroen”, che in una lingua africana significa “sole verde”. Attualmente l’impianto inserito all’interno della Cer Songroen permette di evitare annualmente l’emissione di 15.000 kg di CO₂, il che equivale a piantare circa 1.000 nuovi alberi sul territorio di Bertonico.

 

Insieme a Turano Lodigiano, rappresentate i primi progetti pilota delle Cer realizzate da Sorgenia, partner che fornisce un servizio chiavi in mano: come nasce la collaborazione?

La collaborazione con Sorgenia nasce da compensazioni che erano state previste per la centrale di Turano Lodigiano: da un confronto con le amministrazioni è nata l’idea di dar vita a delle aggregazioni virtuose che consentissero ai Comuni e ad alcuni cittadini di autoprodurre e consumare in loco energia prodotta da fonti rinnovabili. Da questa sinergia si è concretizzata una grande opportunità per il territorio, e sulla scia di questo progetto si inserisce anche una nuova fase della nostra comunità energetica, che si sviluppa a partire da un bando indetto dalla Regione Lombardia il 2 febbraio 2022. Siamo stati ammessi alla seconda fase, che ha aperto una finestra per nuove proposte fino al 29 febbraio 2024. Abbiamo partecipato prevedendo la messa in opera di altri cinque impianti fotovoltaici da installare sugli edifici del Comune, del centro socio-culturale, della scuola, dell’impianto sportivo e del cimitero, che consentiranno la produzione di più energia da condividere con la comunità.

 

Le piccole comunità diventano quindi promotrici di un cambiamento energetico e tecnologico su scala nazionale e non solo. Come si immagina Bertonico nel 2030?

Guardando al futuro, la nostra intenzione è di far diventare Bertonico un modello di smart city, di proporci come precursori in questo campo un po’ come avevamo fatto ai tempi della prima sperimentazione delle comunità energetiche rinnovabili. La nostra ambizione, in questo caso, è di non limitarci più unicamente alla produzione e condivisione dell’energia da fonti rinnovabili, ma di estendere il progetto alle tecnologie digitali e all’ambito sociale, per proporci come laboratorio di progetti e iniziative che poi potranno trovare realizzazione anche su scala più ampia.